Bologna FC
Prossima fermata – Il Pisa di Gilardino
I rossoblù sfidano il Pisa di Gilardino: analisi completa tra modulo, uomini chiave e criticità della neopromossa toscana.
Dopo aver conquistato il primo punto europeo, per il Bologna è tempo di tornare a pensare alla Serie A. Prossima fermata: il Pisa guidato da Alberto Gilardino. Domenica 5 ottobre, appuntamento fissato alle 15:00 per il match tra la formazione toscana e i felsinei. Perciò, ecco un’analisi tattica tra moduli, uomini chiave, statistiche e punti deboli del prossimo avversario del Bologna.
Inizio shock, poi la discesa
Attualmente, il Pisa occupa la terzultima posizione nella classifica della Serie A: solo 2 punti conquistati finora, a parimerito con Genoa e Lecce (rispettivamente penultima e ultima classificata a causa della differenza reti). Dopo il pari in casa dell’Atalanta al debutto in Serie A, sono arrivate 3 sconfitte consecutive: 0-1 con la Roma e, successivamente, con l’Udinese, mentre ha perso 3-2 in casa del Napoli. Infine, nel derby toscano contro la Fiorentina, valido per la quinta giornata di campionato, i nerazzurri non sono andati oltre lo 0-0.
Alberto Gilardino ha provato a mantenere l’identità della squadra che, nell’ultima giornata, ha dominato la Serie B insieme al Sassuolo. Ma, per adesso, non c’è riuscito: nel 3-4-2-1 del Pisa si riscontrano evidenti difficoltà nella costruzione dal basso, centrocampo poco equilibrato e difficoltà evidenti in fase realizzativa. Tramoni e Moreo non hanno ancora inciso, e Nzola, centravanti di riferimento, rimane spesso troppo isolato. L’intesa nel gruppo appare incrinata: una squadra profondamente rinnovata che fatica ad adattarsi al ritmo e alle dinamiche imposte dagli avversari.
Pisa, modulo, uomini chiave e fragilità del prossimo avversario del Bologna
Il 3-4-2-1 del Pisa poggia su Semper tra i pali, protetto dal terzetto di difesa composto da Canestrelli, Caracciolo e Bonfanti, supportati dal lavoro di Aebischer e Marin in mediana. Sulle fasce, Angori e Toure sono imprescindibili, spesso in posizione avanzata per coinvolgere i due trequartisti: Tramoni e Moreo, alle spalle del riferimento centrale Nzola.
M’Bala Nzola, attaccante Pisa (© PisaSC)
I punti di forza non sono tanti – soprattutto visto le ultime prestazioni – ma non trascurabili: Semper si è dimostrato una certezza, proteggendo la porta dell’Arena Garibaldi più volte con interventi decisivi; Aebischer ha portato un po’ d’esperienza al giovane centrocampo del Pisa; dal sinistro di Angori sono partiti 2 dei 3 gol segnati dal Pisa. Tuttavia, la squadra fatica ad adattarsi alla Serie A. In cinque gare, solo 3 gol segnati, su azione casuale, a differenza dei 6 subiti. La manovra è prevedibile, penalizzata dalla scarsa partecipazione dei centrocampisti e dalla poca incisività degli attaccanti.
Il Pisa arriva a Bologna chiamato a smuovere la classifica. Terzultimo in classifica, con una difesa perforabile e un attacco anemico, la squadra di Gilardino è in cerca di risposte. Prossima fermata è Pisa, una squadra affamata dopo che, nell’ultima uscita casalinga contro la formazione viola, ha dimostrato di potersela giocare fino in fondo anche con le più forti, sulla carta. Per il Bologna sarà una sfida tirata fino all’ultimo, in cui dovrà limitare l’accesso alla porta difesa da Skorupski il più possibile.
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