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Prossima fermata – La Fiorentina di Pioli

La formazione toscana è penultima in classifica e cerca riscatto contro i rossoblù: analisi completa di modulo, uomini chiave, statistiche e punti deboli

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Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina (© ACF Fiorentina)
Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina (© ACF Fiorentina)

Reduce dalla brillante vittoria esterna in Europa League, il Bologna – con un Italiano ritrovato in panchina  – non vuole fermarsi. Domenica 26 ottobre, ore 18:00, ad aspettarla ci sarà la Fiorentina di Stefano Pioli. Ecco un’analisi tra moduli, uomini chiave, statistiche e punti deboli della formazione toscana.

Fiorentina, ancora a secco di vittorie

Per la Fiorentina si tratta di uno dei peggiori avvii di stagione degli ultimi anni: 19esimo posto in classifica con soli 3 punti conquistati grazie ai pareggi contro Cagliari (0-0), Torino (0-0) e Pisa (0-0). La casella delle vittorie segna ancora lo ‘0‘, simbolo di una squadra ancora alla ricerca della quadra. Pioli sta puntando sul 3-5-2 come impianto tattico, ma la squadra mostra squilibri e difficoltà nell’assorbire i dettami tattici del tecnico viola. Da una difesa ballerina, capace di alternare prove solide a blackout inspiegabili, a un attacco sterile con appena 5 gol fatti in 7 partite, passando per un centrocampo in costante rivoluzione. Anche l’uomo più decisivo dell’ultima stagione sta incontrando alcune difficoltà nel trovare continuità realizzativa: Moise Kean, che fin qui ha trovato la via della rete soltanto una volta.

Moise Kean, attaccante della Fiorentina (© ACF Fiorentina)

Moise Kean, attaccante della Fiorentina (© ACF Fiorentina)

Modulo, uomini chiave e fragilità

Il 3-5-2 di Pioli vede De Gea tra i pali, Pongracic e Pablo Marí affiancati dal capitano Ranieri nel terzetto difensivo. Nicolussi Caviglia è il riferimento davanti alla difesa, incaricato di dare equilibrio e geometrie al centrocampo; a supporto dell’ex-Venezia Mandragora e Fagioli, pronti a garantire maggior qualità alla manovra viola. Sulle fasce Gosens e Dodo; infine, il tandem d’attacco è formato da Kean e Piccoli. Le principali difficoltà difensive emergono sulle fasce: con gli esterni spesso proiettati in avanti, i braccetti sono costretti ad allargarsi, lasciando P. Marí isolato al centro contro l’attacco avversario. I duelli individuali restano un punto debole della formazione toscana, aggravato da una fase offensiva poco produttiva. Non a caso, Fagioli e Mandragora cercano spesso l’inserimento in area, arrivando più volte alla conclusione.

Stefano Pioli avverte il peso della prossima partita: non si tratta solo del Derby Dell’Appennino, ma di una partita in cui deve riuscire a ribaltare i pronostici. Per uscire dal campo con dei punti, Kean e compagni dovranno alzare il livello della prestazione mostrato di recente. Prossima Fermata è Firenze: una squadra in bilico, ma non ancora sul punto di arrendersi.

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