Bologna FC
Un quadrangolare per Pier Paolo Pasolini, grande tifoso rossoblù (Il Resto del Carlino)
Domenica si celebrerà il 50° anniversario della sua scomparsa. Domani si svolgerà a Roma un quadrangolare in suo onore, in virtù della sua grande passione per il calcio.
Tra due giorni, il Bologna sarà impegnato a Parma, ma non sarà una giornata come tutte le altre. Quel giorno ricorrerà il 50° anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, grande intellettuale del Novecento e tifoso rossoblù. In memoria sua e della sua grande passione per il calcio, domani verrà svolto un quadrangolare in suo onore a Roma. Il Bologna FC non potrà essere presente fisicamente all’evento, ma farà sentire la sua vicinanza con la dedica di una maglia numero 11.
Un quadrangolare a Roma per Pier Paolo Paslini
L’evento si svolgerà a partire dalle ore 9 di domani mattina presso lo stadio dei Marmi Pietro Mennea. Inizialmente si svolgeranno delle partite di esibizione di squadre appartenenti al calcio giovanile. Successivamente si svolgerà il torneo che vedrà opposte: nazionale attori, nazionale scrittori, nazionale giornalisti e Campodoglio Football Club. I palloni usati per la manifestazione verranno forniti dalla FIGC.
Pasolini intervista il Bologna del settimo scudetto. Da destra, Pier Paolo Pasolini, Mirko Pavinato, Harald Nielsen e Paride Tumburus (© Comune di Bologna)
Pier Paolo Pasolini, oltre ad essere un grande tifoso del Bologna, giocava pure. Era un’ala sinistra dotata di buona tecnica e con grande corsa. Quando giocava, amava provare ad emulare il famoso doppio passo alla Biavati. Inoltre si deve proprio a lui la fondazione della nazionale attori, una delle partecipanti al quadrangolare di domani.
I ricordi di Fenucci e Capello
Alla vigilia della ricorrenza, l’ad rossoblù Claudio Fenucci ci ha tenuto a ricordare Pasolini. Il suo legame con Bologna, città e squadra, era molto forte: «Negli anni della formazione, prima al Liceo Galvani poi alla Facoltà di Lettere dell’Università, Pasolini ha coltivato la sua grande passione per il calcio. È celebre un passo in cui ricordava i pomeriggi passati a giocare ai Prati di Caprara. Voglio immaginare che oggi sarebbe orgoglioso del suo Bologna».
Claudio Fenucci (© Damiano Fiorentini)
Tra le varie dediche, è arrivata anche quella di Fabio Capello. L’ex calciatore e allenatore ha riportato alla luce anche un suo ricordo personale sull’intellettuale: «Lo conobbi a Grado, negli anni 70. Ho sempre pensato che guardasse al calcio come alla vita, con grande curiosità, passione e profondità. Fu lui ad un certo punto a chiamarmi a giocare nella nazionale attori».
Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino
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