Seguici su

Bologna FC

Quei minuti che valgono oro… e punti

Nella classifica dei gol presi nei minuti di recupero, il Bologna è secondo a 7. Italiano dovrà riflettere a riguardo, per evitare di perdere altri punti preziosi.

Pubblicato

il

Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna dirama la lista dei convocati per il Borussia Dortmund
Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna (Fonte immagine: Bologna FC 1909)

Il Napoli ne ha 3. L’Inter ne ha 2. L’Atalanta soltanto 1. La Juventus 3. Numeri piuttosto bassi in questa parte di campionato. Alla maggior parte di voi non diranno probabilmente niente, ma in realtà hanno fatto arrabbiare molti tifosi. Quindi, cosa stanno ad indicare? Sono la somma dei gol presi nei minuti di recupero del primo e del secondo tempo. Il dato si potrebbe dividere in gol presi dopo il 45’ e dopo il 90’. Nell’ordine precedente, nella prima classifica le quattro squadre sono 12ª (0), 11ª (0), 6ª (1) e 2ª (2). I gol restanti sono stati subiti dopo il 90’. Ed i felsinei dove si trovano in questa speciale classifica? Sfortunatamente non nelle ultime posizioni. Il totale dei gol presi dal Bologna nell’extra-time sono 7, da dividere in 3 dopo il 45’ e 4 dopo il 90’. Peggio ha fatto soltanto il Como, con 9 gol presi nel recupero (1 dopo in quello del primo tempo e 8 in quello del secondo tempo).
Questa statistica sorprende praticamente tutti. I rossoblù sono sempre stati una squadra elogiata per la forza muscolare dei propri giocatori, che gli permette di andare ad un ritmo elevato anche quando la partita sta per concludersi. Proprio per questo non ci aspettiamo dagli uomini di Italiano una caduta del genere.

La situazione attuale del Bologna senza quei gol nel recupero

Quei minuti valgono punti preziosi per il Bologna, più precisamente 4. Sono 6 le partite in cui il Bologna ha preso gol dopo il tempo regolamentare, ma non in tutti i casi si sono rivelati decisivi ai fini del risultato. Le partite in questione sono due. La prima è alla 15esima giornata, Juventus-Bologna. Partita sull’1-2 per i rossoblù, fino al pareggio al 92’ di Mbangula. Due punti mangiati per gli ospiti. Successivamente, alla 20esima giornata, Bologna-Roma. Anche qui, il Bologna la partita la vince 2-1. Ma, al 98’ viene concesso un rigore molto discusso alla Roma, trasformato da Dovbyk.

Odgaard in Bologna-Roma 2025 (©Damiano Fiorentini)

Odgaard in Bologna-Roma, risultato finale di 2-2 (©Damiano Fiorentini)

Guardando oggi la classifica, è inevitabile provare rammarico ripensando a quelle partite. Con 4 punti in più, infatti, il Bologna sarebbe quarto in solitaria a 66 punti, a +4 su Roma e Juventus.

Il tecnico di Karlsruhe dovrà fare un’analisi approfondita sulle motivazioni di questi cali di lucidità negli attimi finali dei due tempi. Le motivazioni non possono essere solo fisiche. Italiano, per produrre il suo gioco propositivo, allena sempre squadre intense, che tengono alto il ritmo, come visto più volte quest’anno. Perciò in questi cali c’è per forza una cattiva gestione emotiva e mentale della partita. È ricapitato di vedere momenti in cui alcuni giocatori abbassano la soglia d’attenzione (proprio come il fallo di mano di Lucumí a partita finita, che ha regalato il calcio di rigore alla Roma).

Il Bologna ha anche quest’anno ha dimostrato ambizione e coraggio, che l’hanno portata fino a questo punto. Proprio per evitare grosse delusioni, è bene allenare quei minuti, curarli nei minimi dettagli. Insomma, crescere come squadra.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *