Bologna FC
Remo Freuler: l’onnipresente, l’irrinunciabile
Remo Freuler è tra i più utilizzati della Serie A: il Bologna è riuscito a volare anche grazie a lui, alla sua costante presenza.

C’è un Bologna che ha incantato l’Italia. Una squadra che ha saputo unire estetica e sostanza, giovane età e maturità, spettacolo e ordine. Ma c’è anche un Bologna meno chiacchierato, più silenzioso, nascosto sotto la superficie delle prime pagine e delle clip sui social. Un Bologna che respira con il cuore – e i polmoni – di Remo Freuler.
Remo Freuler, il cuore del Bologna di Italiano
Sì, lui. Il centrocampista svizzero che non alza mai la voce, che non cerca la telecamera, che non incanta con i dribbling ma comanda con i tempi giusti. Uno che non ha bisogno di squilli, perché è abituato a suonare sempre la nota giusta. E lo fa senza mai fermarsi.
Lo conferma la classifica stilata da SofaScore: Remo Freuler è uno degli stakanovisti assoluti della Serie A 2024/25, con 3214 minuti giocati, più di chiunque altro nel Bologna e ottavo in tutta la Serie A. Un dato che, letto con attenzione, racconta molto più di quanto sembri.
Davanti a lui ci sono difensori centrali quali Ndicka, Baschirotto, Rrahmani: ruoli che per natura vedono meno rotazioni. C’è Di Lorenzo, simbolo di una continuità partenopea. C’è Guendouzi, polmone della Lazio. E poi c’è lui, Freuler, che in quel ruolo di regista e mediano ha resistito più di tutti, con il suo minutaggio da maratoneta.
L’equilibrio silenzioso
Vincenzo Italiano lo ha capito subito: in mezzo a tanti giovani di talento serviva una bussola, un giocatore in grado di leggere la partita un secondo prima degli altri. Non serve che sia appariscente, non serve che sia il più veloce o il più tecnico: serve che sia sempre lì.
Freuler è stato questo. L’uomo che ha permesso ai centrocampisti offensivi di Italiano di sganciarsi, di respirare, di rischiare. Uno che ha corso per tutti senza mai chiedere nulla in cambio. Uno che ha accettato il sacrificio come condizione naturale.
L’importanza di essere Remo Freuler
Remo Freuler è la dimostrazione che si può essere fondamentali anche senza finire nei titoli, che la leadership può essere silenziosa e continua. È l’emblema del professionista, quello che ogni allenatore sogna e che ogni compagno rispetta.
Nel Bologna delle meraviglie, fatto di accelerazioni, idee, giocate e giovani, c’era anche lui. Sempre in campo, sempre presente. A tessere la trama invisibile su cui tutto il resto ha potuto poggiarsi. 3214 minuti non sono solo un numero. Sono il manifesto di un giocatore che non cerca i riflettori, ma che li merita tutti.
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