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Orso e Bologna: storia di un amore che vuole resistere (Il Resto del Carlino)

L’esterno marchigiano vive il momento più brillante della carriera: segna, ispira e… rinnova?

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Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)
Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)

C’è un vento nuovo che soffia sotto le Due Torri, e porta il nome di Riccardo Orsolini. Il numero 7 del Bologna continua a incendiare i campi di Serie A con giocate e gol che hanno il sapore della maturità, personalità e appartenenza. A Cagliari è bastato poco più di un lampo – 21 minuti – per timbrare ancora e spingere i rossoblù verso un’altra vittoria.

Cinque reti in campionato, una in Europa League, sei totali in nove apparizioni: non male per un esterno che spesso parte dalla panchina. E non è solo una questione di numeri. Orsolini segna con continuità e in tutti i modi, anche da fuori area – specialità che condivide con Calhanoglu e Pazzini – e lo fa da quattro partite consecutive tra Serie A ed Europa.

Un nuovo bomber, con la maglia numero 7

Marco Di Vaio, direttore sportivo Calciomercato Bologna (© Damiano Fiorentini)

Marco Di Vaio (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna non vedeva un suo giocatore in vetta alla classifica marcatori dai tempi di Arnautovic, stagione 2022-23, quando l’austriaco iniziò con lo stesso ritmo prima di fermarsi a quota sette dopo dodici giornate. E andando più indietro nel tempo, bisogna tornare al 2008-09 per trovare un’altra storia da copertina: quella di Marco Di Vaio, capace di competere con Ibrahimovic fino all’ultima giornata.

Ma Orsolini è un caso a parte. Non è un centravanti puro: è diventato un simbolo. Da gennaio 2018 veste i colori del Bologna e nel frattempo è diventato una bandiera, un punto di riferimento dentro e fuori dal campo.

Riccardo Orsolini: fedeltà e crescita

Riccardo Orsolini esulta per il gol dell'1-0 in Bologna-Como (©Damiano Fiorentini) ore

Riccardo Orsolini esulta per il gol dell’1-0 in Bologna-Como (©Damiano Fiorentini)

Con un contratto in scadenza nel 2027, la società vuole blindarlo fino al 2030, premiando fedeltà e rendimento. Lui ascolta, valuta, ma la verità è che Bologna è casa sua. In estate ha detto No ai milioni arabi e ai corteggiamenti di club come Milan e Manchester United.

Dopo una stagione da record con 15 gol in Serie A e 2 in Coppa Italia, l’attaccante marchigiano è ripartito ancora più forte. Un anno fa, alla settima giornata, aveva segnato solo su rigore contro l’Udinese; oggi viaggia su medie da capocannoniere, segno di crescita mentale e fisica evidente.

L’intesa con Italiano e il sogno europeo

Italiano e Orsolini durante la festa cittadina per la Coppa Italia (© Bologna FC 1909)

Italiano e Orsolini nella festa per la città crediti Bologna Fc 1909

Il merito è anche di Vincenzo Italiano, che ha imparato a conoscerlo e gestirlo nel modo giusto. Meno sforzi inutili, più incisività e libertà nei momenti giusti. I risultati si vedono: Orsolini è diventato un leader tecnico e un riferimento anche per la Nazionale, dove ha da poco servito un assist a Retegui contro l’Estonia.

Dopo la vittoria di Cagliari – la sesta rete personale contro i sardi, ormai sua vittima preferita – l’obiettivo è continuare a colpire anche in Europa, nella prossima trasferta di Bucarest. Perché questo Bologna non vuole più fermarsi. E, finché c’è Orso a guidarlo, sognare è possibile.

Fonte: Il Resto del Carlino

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