Bologna FC
Roma-Bologna sotto traccia – Le scintille negli occhi di Castro
In una partita sotto tono come quella a Roma, Santiago Castro ha provato a dare una scossa ai rossoblù: è ciò di cui ha bisogno il Bologna.
La prima gara di campionato non ha dato molte soddisfazioni al Bologna. Anzi, per certi versi è proprio sembrato che i rossoblù avessero il destino avverso. Il clima in realtà, era tesissimo ancor prima della gara effettiva a causa del battibecco per l’affaire Lucumi tra la dirigenza felsinea e il procuratore del giocatore. Non si sa se la testa del colombiano fosse altrove proprio per ragioni di mercato, fatto sta che alla fine la “lucumata” è arrivata, ed è stata fatale.
Roma-Bologna: Olimpico spietato con gli ex laziali
Nel primo tempo di Bologna-Roma, la sfortuna è piovuta su due rossoblù a distanza di pochi minuti. L’Olimpico è stato spietato con gli ex laziali: giù Immobile e Casale nel giro di 15 minuti. «È una maledizione!» dicono nei bar a Bologna e i pugni si stringono, perché la sensazione è che il tempo di recupero possa essere molto lungo. Ed effettivamente, i presagi si sono rivelati giusti. Oggi da Casteldebole è arrivato il verdetto: Casale fuori per 3-4 settimane e Immobile per due mesi.
Ciro Immobile in Roma-Bologna (© Bologna FC 1909)
Roma-Bologna: Castro entra e scuote gli equilibri
Ma in una partita tanto oscura c’è chi le scintille le aveva negli occhi. Al 30’ quanto Ciro Immobile si è toccato dolorante la coscia destra, Vincenzo Italiano ha chiamato subito Santiago Castro. L’argentino si è alzato dalla panchina come una molla e ha iniziato un riscaldamento alla velocità della luce. Era evidente che il Toto non vedesse l’ora di tornare in campo e più precisamente, di sentirsi di nuovo chiamato in causa.
Italiano, esperienza o fiducia nei giovani?
Dall’arrivo di Ciro Immobile infatti, Italiano sembra aver messo l’argentino in secondo piano, preferendo l’ex bomber biancoceleste anche nelle varie amichevoli della pre-season. Ma sul prato dell’Olimpico, Castro ha voluto mandare un chiaro messaggio al tecnico. Contro i giallorossi il numero 9 è una furia e, come dà fastidio lui agli avversari, nessuno (chiedere a Mancini). In un Bologna che sembrava privo di linfa vitale, l’argentino ha dato una scossa fortissima.
Peccato che alla fine, di tante occasioni il gol non sia arrivato: clamorosa la traversa al 47’ che ha graziato Svilar. Considerati i due mesi di stop per Immobile comunque, il classe 2004 avrà di nuovo l’opportunità di essere “il” titolare, sempre che vinca il ballottaggio con Dallinga. Vincenzo Italiano ha dimostrato a più riprese di privilegiare i giocatori con più storia sulle spalle, ma sul piatto della bilancia ha più peso l’esperienza o la voglia dei giovani di dimostrare il proprio valore?
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