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Romanzo Rossoblù – Non è tutto calcio quel che luccica

C’era una volta Bologna-Como…

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Bologna-Como (© 1000Cuorirossoblù)
Bologna-Como (© 1000Cuorirossoblù)

Ma è davvero così semplice e banale? Il gioco del calcio è riducibile al mero bello o brutto? Si può dare un giudizio su una squadra basandosi sulla sola qualità estetica del gioco? La risposta è no. La realtà è molto più complessa e qui si nasconde uno dei fraintendimenti più grandi del calcio.

Il gioco del calco non è (solo) estetica

Non si gioca a pallone solo per fare bella figura, per deliziare gli occhi dei tifosi sugli spalti e di quelli sul divano di casa con giocate raffinate o tecnicismi di alta scuola. Si gioca per vincere. E il calcio, più di ogni altro sport, è un gioco di interpretazione: è pratica, un grande esercizio di lettura, oltre che di spettacolo ed esibizione.

Le dichiarazioni di Cesc Fàbregas al termine di Bologna-Como non hanno lasciato spazio a fraintendimenti. «Non si può giocare a calcio. Non ho mai visto una gara del Bologna, da quando il mister è qua, che sia bella da vedere» le parole del tecnico del Como. Ma davvero non si può giocare a calcio? O forse c’è chi ha interpretato correttamente la partita e chi no? Il calcio non può sempre essere ciò che si vorrebbe vedere, spesso è anche quello che il contesto impone. È studio dell’avversario, adattamento, tattica, istinto. Non esiste un solo modo, quello giusto, di giocare.

E se le partite del Bologna non sono mai «belle da vedere», ma «sempre tutte sporche», allora forse qualcuna se l’è persa per davvero. O forse, la bellezza non è mai l’unico metro di valutazione: il gioco del pallone non è solo estetica, ma anche sostanza.

Bologna-Como: questione di interpretazione

Il Bologna ha studiato l’avversario e ha adottato le contromisure adeguate. Ha interpretato la partita e ha portato a casa il risultato. Per lo più, schierando titolare una difesa inedita, sintomo di grande fiducia nelle proprie scelte e nuovi arrivati. “Rivoluzione” la parola scelta per il vocabolario rossoblù di questa settimana: una rivoluzione in difesa, una rivoluzione dell’atteggiamento, ma sempre con la stessa personalità.

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