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Romanzo Rossoblù – Il Bologna che 82 anni fa disertò una semifinale

Era il 25 giugno 1944 quando il Bologna rinunciava a giocare la semifinale contro La Spezia, nel bel mezzo nella Seconda guerra mondiale

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La formazione del Bologna 1943/44 (© museobolognacalcio.it)
La formazione del Bologna 1943/44 (© museobolognacalcio.it)

In un’Italia divisa in due, segnata dalle rovine della Seconda guerra mondiale, anche il calcio resiste, si arrangia e si reinventa. Così accadde esattamente 82 anni fa nella stagione 1943/44. Il Bologna e l’intera Divisione Nazionale furono costretti a vivere un campionato all’insegna dell’improvvisazione, tra incertezze, assenze forzate e partite giocate su campi di fortuna.

Il Campionato di Guerra

Il torneo venne spezzettato e si disputò su sette campionati regionali: piemontese-ligure, lombardo, veneto, giuliano, emiliano, toscano e romano. Soltanto al termine dei campionati regionali avrebbero avuto luogo le qualificazioni interzonali, strutturate in tre gironi da quattro squadre ciascuno. Girone A (Piemonte-Liguria e Lombardia), Girone B (Veneto e Venezia Giulia) e Girone C (Emilia e Toscana). Le squadre vincitrici dei tre gironi e la vincitrice del campionato romano sarebbero poi state ammesse alle finali del campionato.

La stagione del Bologna fu tortuosa, resa ancora più complicata dall’impossibilità di giocare nello Stadio Litorale, allora occupato dalle truppe tedesche. Le partite casalinghe si giocarono nell’antico campo dello Sterlino e le trasferte vennero effettuare con mezzi di fortuna, talvolta anche a piedi.

Il Bologna si trovò a disputare la fase di qualificazioni del Girone C con Spezia, Montecatini e Lucchese. Le semifinali consistevano in scontri tra corregionali ed eliminazione diretta, in modo da abbreviare il campionato e ridurre le trasferte, rese sempre più difficoltose dalla guerra in corso. Bologna e Spezia conquistarono la finale, che si sarebbe disputata invece su due scontri, andata e ritorno.

La finale: quel Bologna-Spezia del 25 giugno 1944 che mai si giocò

L’11 giugno 1944 il Bologna affrontò a Carpi i Vigili del Fuoco di La Spezia. La squadra rossoblù, penalizzata dalle numerose assenze forzate, fu costretta a giocare in 10 fin dal primo minuto di gara. La partita, accesa e nervosa, si chiuse in un clima di caos: un gol in presunta posizione di fuorigioco innesca l’invasione di campo dei tifosi del Bologna. Il verdetto è durissimo: partita persa a tavolino per 2-0, con squalifica a vita per Pucci e Marchi, reintegrati poi negli anni successivi.

Due settimane più tardi, il 25 giugno di 82 anni fa, i Vigili del Fuoco di La Spezia attenderanno invano i giocatori rossoblù per la gara di ritorno: il Bologna non si presentò in segno di protesta e gli avversari vennero proclamati campioni emiliani d’ufficio. Essi prenderanno parte anche alla fase finale di Milano, dove, tra polemiche e colpi di scena, conquisteranno il “titolo onorifico”.

Fonte: bibiotecasalaborsa.it

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