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RS – Rdc – Guaraldi tenta un dispetto a Tacopina – 21 set
In città qualche bolognese è sicuro che l’affare Tacopina salterà. Lo sono di sicuro quei signori che avrebbero contattato l’ingegnere romano Raffaele Tartaglia, l’anno scorso interessato al salvataggio del Siena, convincendolo a tentare un’opera di rastrellamento delle quote in possesso dei soci del Bologna. Tartaglia ha affidato il compito ad altre persone che però fino ad adesso hanno incassato un bel due di “picche”, trovando un vago consenso solo in Valentino Renda. Si parla però di un socio con i l 2%, una quota non irrilevante dunque.
Renda ha detto di aver trovato un accordo con questi signori che sono disposti a versagli entro il 30 settembre un acconto del 20% sul valore delle quote e di essere pronto a chiedere un cda per cercare di convincere gli altri soci. I due soci di maggioranza, però, sono pronti a rispedire al mittente la proposta, quindi il tentativo di Renda dovrebbe abortire in fretta.
Intanto Tacopina domani tornerà a Bologna ed entro mercoledì dovrà esercitare i diritti acquisiti nei giorni scorsi, versando il milione di caparra che gli darà il via libera alla ricapitalizzazione di 13 milioni di euro da effettuare entro il prossimo 10 ottobre.
La situazione legata a Renda è di poco conto ma è un avvertimento a Tacopina, che se vuole davvero il Bologna deve chiudere il più in fretta possibile l’operazione. Questi famosi signori, infatti, non sono pro Tacopina, a neppure pro Guaraldi che intanto continua a dubitare sull’avvocato americano.
Il presidente uscente non è sicuro che il newyorkese verserà i milioni necessari, per questo ieri allo stadio ha parlato fitto fitto con Stefano Trombetti, amministratore delegato di Segafredo, cioè braccio destro di Massimo Zanetti. L’obiettivo di Guaraldi è di resistere fino a giugno nel caso in cui l’operazione con gli americani non andasse in porto, sperando che qualcuno lo sorregga.
Nel frattempo il presidente del club felsineo continua la guerra di nervi con Tacopina, promettendo al propreitario di Radio International la gestione dei diritti del marketing, sapendo che questo aspetto è una delle fondamenta del piano di rilancio firmato dagli americani. Un dispetto in piena regola.
Fonte: Resto del Carlino
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