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RS – STADIO: Carpi, la forza di chi non ha nulla da perdere – 5 nov

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Lo slogan del Carpi? “Mancano 26 punti”. Non alla promozione, come si potrebbe pensare di una squadra che guida con piglio deciso una Serie B forse povera di contenuti tecnici ma estremamente equilibrata.
No, mancano 26 punti alla salvezza, l’obbiettivo dichiarato di questa piccola società che preferisce pensare in piccolo e attenersi all’obbiettivo dichiarato ad inizio stagione. Niente voli pindarici dunque, nessun rischio di “volere volare”, rischiando come Icaro di bruciarsi le ali e precipitare. La forza del team di Fabrizio Castori è l’estrema leggerezza con cui vive partita dopo partita, lo stesso spirito che metterà in mostra al “Dall’Ara” sabato, in un derby quasi inedito che la capolista affronterà sapendo che non ha niente da perdere. Il Bologna, squadra di tutt’altro blasone, di tutt’altra storia, è distante in classifica tre punti. Significa che anche se dovesse arrivare una sconfitta non sarebbe la fine del mondo, significa che appunto il Carpi dal derby non ha niente da perdere e tutto da guadagnare.
“Nessuno poteva immaginare – spiega il difensore Emanuele Suagher – che ci saremmo presentati primi in classifica ma anche solo davanti al Bologna. Per noi sarà un bel banco di prova. Stiamo lavorando e la settimana fila via davvero bene. Andiamo con la forza dei nervi distesi. Faremo la nostra partita senza pressioni né tensioni, in fondo è un vantaggio psicologico. Giocarsela è un privilegio davanti a una squadra che ha dei grossi valori, è costruita per tornare in Serie A, ha un ambiente incredibile. Noi siamo il Carpi e ci presentiamo come siamo, orgogliosi di essere chiamati a questo impegno”. Non si confonda però l’umiltà con scarsa convinzione nei propri mezzi: il Carpi sa che il primo posto non è comunque frutto del caso, ma della quadratura di una squadra che presenta il miglior attacco del campionato ed anche un’ottima difesa, capace di subire appena un gol nelle ultime tre gare. Il segreto? L’ambiente, vicino ma che non soffoca, e il gruppo costruito in estate. Suagher ci tiene a sottolinearlo: “Un gruppo così unito non l’ho mai trovato e ho girato. Ho faticato un po’ all’inizio, piano piano ho potuto trovare il ritmo e il mister mi ha dato fiducia. Mi sono ambientato, mi sento veramente bene. Contro il Vicenza abbiamo fatto un’altra prestazione importante perché di fronte a un avversario chiuso non è mai facile trovare i varchi giusti.” Per cui sotto con il grande Bologna, ricordando che non c’è niente da perdere e anche che, in caso di risultato utile, saranno punti in meno verso una salvezza che – almeno a parole – rimane l’obbiettivo primario del giovane difensore e dei suoi compagni.

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