Bologna FC
Santiago Castro punta e amuleto porta punti
A febbraio dell’anno prossimo Santiago compirà due anni di “residenza” sotto le due torri. Due anni vissuti in crescita e con l’eutusiasmo di chi è arrivato nel suo paradiso (la serie A) a neanche vent’anni. “Neanche vent’anni” di grande personalità, tanto da dire un secco no alle cascate di denaro arabo quest’estate, un no secco a Simone Inzaghi, allenatore dell’Al Hilal. Pronunciare frasi del tipo “io voglio essere io e fare la mia storia” la dice lunga sulla dimensione del temperamento dell’argentino, capace di discernere, alla sua giovane età, la qualità dei campionati in cui si gioca.
Ma Santiago ha un grande pregio: quando “bolla” il Bologna fa punti
Insomma in questi quasi due anni, i suoi gol non sono mai stati inutili o di poco peso.
- Il suo primo gol nasce da una deviazione di testa e si infila nella porta della Juventus: quella partita sarebbe passata alla storia con un secco 3 a 0 se…il Bologna negli ultimi 18 minuti non avesse staccato la spina. Quel gol ha comunque portato un punto e probabilmente la Champions League
- lo stesso è capitato a Como, dove lui e Iling Junior hanno riacciuffato una situazione che sembrava persa (2 a 2).
- L’Atalanta è poi stata la sua bestia nera: 1 a 1 in campionato e 0 a 1 in Coppa Italia, con lui entrato dalla panchina: quel gol ci ha spianato la strada per la finale di Roma
Santiago Castro e Benjamin Dominguez – Coppa Italia (© Bologna FC 1909)
- Ma anche contro il Monza non è stato da meno: 1 a 2 in campionato e 4 a 1 in coppa Italia, dove finì nel tabellino per gol e assist
- Non tralasciamo neanche il 2 a 1 contro il Milan e un suo gol nella manita in casa contro la Lazio
In questo campionato ha dato il là alla vittoria contro il Genoa, con un gol spaziale, per tre punti fondamentali che oggi portano il Bologna al 7 posto a soli 5 dalla vetta. E ci sono altre partite, che solo per brevità non riporteremo, dove i suoi gol hanno “sempre” portato punti.
Italiano dice di lui
Vincenzo Italiano durante Bologna-Como (© Damiano Fiorentini X 1000cuorirossoblù)
Il suo allenatore ha una stima importante per il ragazzo. «Ora Santi sta bene, è tornato ad essere il solito guerriero. A lui e Dallinga, che ad oggi dovrebbe aver fatto gol, cito sempre la frase di Boskov “come gioca il centravanti gioca la squadra”. E’ verissima, Il loro alternarsi non li porterà a cifre enormi (di reti segnate, ndr), ma l’importante è che lavorino per la squadra. Prima viene il Bologna e lo stemma, poi gli obiettivi personali». E di questo Santi è assolutamente conscio.
Fonte Matteo Dalla Vite – GazzSport
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