Bologna FC
“Santo” Stefano Chiodi: compleanno e onomastico di un vero bolognese
Il destino del nome: 69 anni fa nasceva Stefano Chiodi, autore del gol più veloce nella storia del Bologna
Era la notte di Santo Stefano del 1956 quando a Bentivoglio, tra le nebbie della bassa, veniva al mondo un bambino che portava il destino già scritto nel nome. Terzo di tre figli, cresciuto a pane e pallone in quel di Funo, Stefano Chiodi ancora non poteva sapere che sarebbe diventato il Santo di quel paesino di cinquemila anime che ancora oggi, ogni anno, trasforma il suo centro in uno spazio dedicato a lui.
La parabola di Stefano Chiodi
Non si perde neanche una domenica allo Stadio Dall’Ara, dove segue con grande entusiasmo il Bologna di Helmut Haller e Giacomo Bulgarelli, suoi idoli calcistici. Passa poco tempo che dagli spalti passa al campo: Stefano ha solo quindici anni quando entra nelle giovanili rossoblù. Due anni di prova, poi il prestito al Teramo in Serie C1, dove segna 8 gol il 29 presenze, rendendosi protagonista della cavalcata del club fino al secondo posto in classifica. Il ritorno a Bologna è da centravanti titolare e al suo primo anno in rossoblù ripete con altre 8 reti all’attivo. Sono altre due le stagioni trascorse all’ombra delle Due Torri prima che Gianni Rivera lo porti al Milan senza troppa fatica.
La chiamata è un sogno che diventa realtà: al suo primo anno in rossonero, Stefano Chiodi conquista lo Scudetto, il decimo per il Milan, a suon di gol, ma soprattutto ottime prestazioni. Eppure, il sogno ben preso svanisce, perché l’anno successivo il Milan viene travolto dallo scandalo del calcioscommesse e retrocede in Serie B. Guai grossi, non solo per il club, ma anche per l’attaccante di Bentivoglio: 6 mesi di squalifica e cessione alla Lazio, anch’essa declassata in Serie B. Niente da fare. I biancocelesti non riescono a risalire e Chiodi fa il suo atteso ritorno dai colori rossoblù. Stagione 1981-82: dopo appena 15 presenze, nella trasferta contro la Fiorentina rimane coinvolto in un contrasto aereo con Ciccio Graziani e subisce un trauma cranico. Da quel giorno in poi, non sarà più lo stesso.
Un record imbattuto
Appese le scarpette al chiodo, Stefano non perde la passione per il gioco del pallone e dedica tre anni alla guida delle giovanili del Bologna, città che non lascerà mai, anzi. Nuove avventure all’orizzonte, con l’apertura di un hotel, un ristorante, una pizzeria e un bar, il tutto accompagnato da qualche partitella di calcio in periferia. Nel 2009 si spegne all’Ospedale Maggiore di Bologna per via di un male incurabile, ma la città lo ricorderà per sempre, anche per un curioso record. Porta la sua firma il gol più veloce della storia del Bologna: stagione 1975-76, 12° giornata, Napoli-Bologna, Chiodi segna dopo 15 secondi. Un fulmine, o meglio, una luminosissima stella cadente.
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