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Bologna

Sarà un Bologna camaleontico – 15 giu

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Tutti quanti conoscono la situazione di emergenza in cui Delio Rossi ha preso possesso della panchina del Bologna: il secondo posto era sfuggito, contava solo piazzarsi bene in vista play-off, spazio di manovra per esperimenti tattici non ce n’era. Dunque avanti con il 4-3-1-2 varato da Diego López, tutt’al più un ritocco nella scelta di alcuni uomini: Da Costa al posto di Coppola tra i pali, il lancio parziale di Mbaye, il recupero – parziale anch’esso – di Acquafresca. Quello che è servito per mantenere dritto il timone, entrare nei play-off, prendersi la A con bravura, carattere e fortuna. Si, ma adesso? Con quale modulo il Bologna affronterà la Serie A da neo-promosso? Rossi è cresciuto alla scuola di Zdeněk Zeman, a Foggia ha studiato il verbo del boemo, il 4-3-3, e lo ha fatto suo. E infatti il suo primo successo, la Salernitana che si prese la massima serie, giocava in questo modo: la potenza e le sponde del centravanti Artistico, i movimenti illuminanti di Ricchetti, i gol del giovane Di Vaio. Maturando come allenatore, Rossi è stato però capace di distaccarsi dal suo maestro, ed ecco quindi diversi moduli a seconda delle occasioni: 4-4-2, 4-5-1. il 4-3-2-1 o 4-3-1-2. L’unico punto fisso la linea difensiva a quattro, punto neanche poi troppo fisso visto che alla Lazio a volte si è visto pure un Rossi che schiera i tre dietro. Un allenatore duttile ed esperto, bravo nel leggere le partite, le mosse dell’avversario, abile anche nel calibrare le qualità degli uomini a disposizione: ecco quindi che è difficile dire con quale modulo giocherà il suo Bologna in A, perché è probabile che ne utilizzerà più di uno a seconda delle esigenze. Si partirà dalle certezze dunque, si partirà dal 4-3-1-2, ma è probabile che allo stesso tempo i rossoblù dovranno dimostrarsi squadra capace di cambiare “vestito” in corso d’opera, anche durante la stessa partita, che avere un solo modulo a disposizione potrebbe essere rischioso. Servirà quindi un mercato che oltre alle qualità tecniche e mentali guardi anche alla duttilità tattica di chi arriverà, in modo da permettere a Rossi di avere un Bologna il più possibile camaleontico. 

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