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Stadio – Il mercato invernale ai tempi di Joey Saputo

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Bologna FC 1909

Il mercato del Bologna in entrata ha visto, come tutti sanno, un’unica casella riempita: quella di Georgios Kyriakopoulos, approdato alla corte di Thiago Motta che, alla sua dirigenza, aveva chiesto di riempire due caselle nella sua rosa, ottenendo però un giocatore che, nella sua precedente esperienza, ha dimostrato di poter svolgere più ruoli sulla sua fascia di competenza.

Joey Saputo è diventato proprietario dei Rossoblù nel dicembre del 2014, a ridosso proprio del mercato invernale, che ai tempi vedeva il Bologna in Serie B ma invischiato nella lotta per la promozione, e il magnate canadese aprì subito il portafoglio per far si che la squadra potesse rinforzarsi per tornare dove gli spettava. In quel gennaio del 2015 dalle manovre dell’allora DS Pantaleo Corvino, sotto le Due Torri arrivarono Gastaldello, Mancosu, Da Costa, Krsticic, Gianluca Sansone e Ibrahima Mbaye, i quali portarono a termine l’obiettivo prefissato: Bologna in Serie A alla fine della stagione. A seguito di quel mercato invernale, nelle successive tre stagioni il Bologna si mosse per integrare la rosa di elementi che potessero portare un po’ di estro e magari qualche gol in più alla squadra, vedasi il gennaio del 2018, quando a Bologna arriva Riccardo Orsolini dalla Juventus.

La sessione di gennaio 2019 fu una scossa all’ambiente, che non navigava in acque calme, anzi, vedeva dietro di sé avvicinarsi l’incubo di una retrocessione che nessuno, Saputo in primis, immaginava prima di quel momento: Riccardo Bigon, allora DS del Felsinei, portò a Bologna Roberto Soriano, Nicola Sansone, Lyanco, Edera e soprattutto un uomo fondamentale tanto quando gli acquisti per raggiugere l’obiettivo salvezza, Sinisa Mihajlovic. Nella stagione seguente, il primo mese del 2020 vede Musa Barrow come rinforzo per la banda di Sinisa, con un notevole esborso economico per lui effettuato dalla dirigenza, che ha permesso anche l’arrivo di Vignato e Dominguez, quest’ultimo acquistato in estate ma aggregato alla squadra proprio in quel mercato invernale. 

Sotto la gestione Saputo il Bologna ha dimostrato di poter fare investimenti, sia nella sessione estiva ma anche in quella invernale, di programmare in vista del futuro che li attendeva di anno in anno con acquisti che potessero rispettare determinate caratteristiche non solo tecniche ma anche anagrafiche, acquistando sia giovani che oggi sono ancora qui, ma anche personalità di esperienza che potessero dare il loro contributo nell’immediato. L’oculatezza con cui si muove il Bologna è figlia di questo tempo, dove la Serie A non fa certamente la voce grossa in sede di mercato, ma anche nei nostri confini gli investimenti, quando ci sono, sono fatti in situazioni particolari, quando ci si sente con l’acqua alla gola, e lo dimostrano anche i mercati del Bologna citati in precedenza, che hanno visto il maggior numero di acquisti quando la squadra temeva scenari oscuri. Ad oggi il Bologna si trova in una buona situazione di classifica, con la possibilità di far sognare i tifosi essendo a pochi punti dall’ultimo posto disponibile per una competizione europea e questo non è un mistero dalle parti di Casteldebole, dove però l’equilibrio finanziario ha forte voce in capitolo: non è detto che quest’ultimo e l’ambizione non possano coesistere, sta a tutti i protagonisti in gioco dimostrarlo.

Fonte – Dario Cervellati, Stadio – Corriere dello Sport

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