Stadio – Marco Di Vaio e le conquiste di Monaco e Buenos Aires

I due viaggi di Marco Di Vaio, seppur affrontati con la stessa determinazione, hanno sfumature diametralmente opposte. Il primo, avvenuto due estati fa a Monaco, per convincere Joshua Zirkzee, mentre il secondo, appena concluso nella vibrante Buenos Aires, ha visto come protagonista Santiago Castro. Entrambi affrontati con la tenacia di Fenucci, Sartori e lo stesso Di Vaio, ma con scenari così distinti che li rendono unici.

Nel primo caso, Zirkzee doveva essere persuaso ad abbracciare il progetto del Bologna, dopo un’esperienza deludente a Parma che lo aveva allontanato dall’idea Italia. Mentre nel secondo, Castro, così affascinato dall’idea di unirsi al Bologna, temeva che la trattativa potesse sfumare da un momento all’altro.

Due storie a confronto

Quando Di Vaio si è recato a Monaco per Zirkzee, ha dovuto superare numerosi ostacoli per ottenere il suo sì. E non sono mancate le difficoltà anche quando Joshua è entrato a far parte dei rossoblù. Infatti, nella passata stagione, Marco Di Vaio ha dovuto fare i conti con la delusione dell’olandese (quando ancora Arnautovic era la prima punta del Bologna), considerando le promesse fatte e le aspettative per il giocatore nel progetto rossoblù. Nonostante ciò, Zirkzee è stato sostenuto e incoraggiato a Casteldebole, dimostrando il suo impegno e contribuendo ai risultati positivi della squadra, soprattutto dopo il trasferimento di Arnautovic all’Inter. Per l’argentino la storia è diversa. La tenacia di Di Vaio è stata premiata dall’entusiasmo di Santiago nel seguire il Bologna fin dai primi giorni della trattativa, un entusiasmo impaziente di farne parte il prima possibile, contribuendo al suo successo. E ora, mentre si prepara ad unirsi ai rossoblù dopo aver seguito ogni passo della rosa di Motta, anche dall’altro lato del mondo, Joshua si rallegra per tutti i successi ottenuti in questa stagione, che sta continuando a collezionare. Adesso Di Vaio, testimone di entrambe le conquiste, osserva con orgoglio il risultato delle sue fatiche, sapendo di aver contribuito a scrivere due storie importanti per il suo Bologna.

Fonte: Claudio Beneforti, Stadio

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