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Riqualificazione Dall’Ara: la città aspetta il fischio d’inizio del Governo

Il progetto di riqualificazione del Dall’Ara attende i fondi statali: Bologna e il Bologna spingono per una risposta prima del 2026.

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Stadio Dall'Ara di Bologna (©Damiano Fiorentini) Bologna Empoli
Stadio Dall'Ara di Bologna (©Damiano Fiorentini)

Il sogno di vedere un nuovo Stadio Dall’Ara, moderno ma rispettoso della sua storia, continua a tenere con il fiato sospeso tifosi e cittadini. Il progetto di riqualificazione, proposto ormai da tempo dal Bologna FC e già approvato dal Comune, è pronto sulla carta, ma ancora bloccato nella realtà. I 40 milioni di euro messi a bilancio dall’amministrazione comunale attendono solo di essere sbloccati. Eppure, tra rincari post-pandemia, crisi energetica e altre turbolenze economiche, il costo complessivo dell’intervento è lievitato, rendendo necessaria una partecipazione più decisa anche da parte del Governo.

Dall’Ara, tra Bologna e Roma: l’ago della bilancia

Da mesi, infatti, Bologna e il Bologna aspettano una risposta chiara da Roma. Non si tratta solo di una questione sportiva, ma di una vera e propria questione infrastrutturale e culturale: modernizzare uno stadio simbolo della città, rendendolo un luogo all’altezza degli standard europei e internazionali.

A rendere il tutto ancora più delicato è la corsa agli Europei del 2032. L’Italia ha già ottenuto l’organizzazione del torneo e entro ottobre 2026 dovrà consegnare alla UEFA la lista definitiva dei cinque impianti che ospiteranno le partite. Bologna è tra le candidate e un’eventuale selezione del Dall’Ara darebbe inevitabilmente una spinta decisiva al progetto. Tuttavia, sia il Comune che il club rossoblù hanno scelto fin dall’inizio di non legare strettamente la riuscita dell’intervento all’esito della candidatura. L’obiettivo è chiaro: lo stadio va rinnovato comunque, a prescindere dagli Europei.

Dall’Ara, parla l’assessora allo Sport Li Calzi

Joey Saputo e Claudio Fenucci all'inaugurazione della mostra fotografica "Campioni - Ha vinto Bologna" (© Bologna Fc 1909)

Joey Saputo e Claudio Fenucci all’inaugurazione della mostra “Campioni – Ha vinto Bologna” (© Bologna Fc 1909)

Su questo punto è stata molto chiara l’assessora allo Sport, Roberta Li Calzi, intervenuta ieri ai microfoni di Radio Nettuno Bologna Uno: «Siamo in attesa di una decisione definitiva da parte del Governo. La richiesta di sostegno economico è stata fatta indipendentemente dall’eventuale assegnazione di Euro 2032. Ci auguriamo che entro ottobre 2026 ci sia una risposta concreta».

L’assessora non nasconde le preoccupazioni: se i fondi statali non dovessero arrivare, il progetto – così come è stato concepito – rischierebbe seriamente di non partire. A quel punto, si dovrebbe ripensare tutto da capo: nuove verifiche, nuove autorizzazioni, nuovo iter amministrativo. «Sarebbe un passo indietro pesante», ammette Li Calzi. «Ma al momento restiamo fiduciosi. Il Comune e il Bologna hanno fatto tutto quello che era nelle loro possibilità».

CRB: un’altra svolta già in marcia a Bologna

Mentre il futuro del Dall’Ara rimane sospeso, c’è invece un altro fronte in movimento: la riqualificazione del CRB, il Centro Ricreativo Bologna, di proprietà del club. Qui i tempi sono più rapidi e le certezze maggiori. Il progetto, affidato agli spagnoli di Go Fit, punta a trasformare l’area in un polo dedicato al wellness e allo sport per tutti, con spazi per il fitness, campi da tennis, basket e strutture polifunzionali.

«Proprio questa settimana il Consiglio Comunale ha approvato la delibera urbanistica e la convenzione per l’uso pubblico del nuovo CRB», ha spiegato Li Calzi. «A luglio ci sarà il rogito tra Bologna FC, Go Fit e Comune, e i lavori potranno partire già nell’estate, con una durata prevista di circa due anni».

Una doppia partita, quindi: una pronta a partire, l’altra ancora in attesa di un fischio d’inizio.

Fonte: Davide Centonze, Più Stadio

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