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Stelle del passato – Juventus: talenti e storiche bandiere

Tra le stelle del passato della Juventus spiccano alcune delle figure più importanti del panorama calcistico italiano, e non solo.

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Del Piero e Buffon, le 2 più grandi stelle del passato della Juventus
Del Piero e Buffon, le 2 più grandi stelle del passato della Juventus (© Juventus FC)

Il Bologna giocherà domani sera all’Allianz Stadium contro i rivali storici della Juventus. Tra i bianconeri hanno militato alcuni calciatori leggendari, che hanno riscritto la storia di questo club con le loro gesta. Presenti anche alcune delle bandiere più importanti della storia del calcio italiano. Ecco chi sono le stelle del passato della Juventus.

Gianluigi Buffon, il numero 1

Ricordato come uno dei portieri più forti della storia del calcio, per molti addirittura il migliore. La storia tra “Gigi” Buffon e la Juventus cominciò nell’estete del 2001, quando la Vecchia Signora si assicurò le prestazioni del portiere toscano acquistandolo dal Parma per quasi 53 milioni di euro. Già all’epoca era considerato uno dei portieri più forti in circolazione.

Proprio con la maglia della Juve arrivò la consacrazione. Oltre ai numerosissimi titoli vinti, fu una certezza granitica dei bianconeri per 17 stagioni. Periodo in cui si tolse la soddisfazione di alzare una Coppa del Mondo con la maglia azzurra, da protagonista assoluto, all’apice della sua carriera. Proprio in quell’estate entrò definitivamente nel cuore dei tifosi juventini con la scelta di restare a Torino nonostante lo scandalo Calciopoli e la conseguente retrocessione in Serie B.

Gianluigi Buffon

Gianluigi Buffon (© Juventus FC)

Durante un Toro-Juve della stagione 2015-2016 arrivò a battere lo storico record di imbattibilità in Serie A di Sebastiano Rossi, che era di 929 minuti. Lui arrivò a 973, subendo gol proprio nel secondo tempo di quella partita. Dopo una parentesi al PSG nella stagione 2018-2019, tornò a Torino come secondo di Szczesny, ruolo che ricoprì fino al 2021. Durante quest’ultima esperienza con la maglia bianconera, divenne anche il giocatore con più presenze nella storia della Serie A: 658.

Chiuse la sua avventura alla Juventus con numeri spaventosi: 685 presenze, 322 clean sheet, 10 scudetti, 5 Coppe Italia e 6 Supercoppe Italiane. Vinse anche per 5 volte il riconoscimento come miglior portiere dell’anno e fu nominato ben 11 volte per il Pallone d’Oro, recordman tra i portieri.

Gaetano Scirea, il libero

Il miglior difensore della storia dei bianconeri. La carriera ad alti livelli di Gaetano Scirea fu strettamente legata alla Juventus, squadra di cui divenne pure capitano. Arrivato a Torino da giovanissimo, nel 1974, dall’Atalanta, rimase per il resto della sua carriera alla Vecchia Signora. Si impose fin da subito come pilastro della difesa bianconera, trovando immediatamente continuità.

In quell’anno vinse il suo primo scudetto, mentre 2 anni dopo arrivò il primo trofeo europeo. La Juventus vinse infatti la Coppa Uefa nel 1977. Intanto, Scirea diventò sempre più imprescindibile per la difesa bianconera. Il suo marchio di fabbrica fu evidente in tutti i numerosi trofei vinti dalla squadra in quegli anni. Il più importante fu sicuramente la prima Coppa dei Campioni dei bianconeri, vinta 1-0 in finale contro il Liverpool e tristemente ricordata ancora oggi per la strage che ci fu.

Gaetano Scirea

Gaetano Scirea (© Juventus FC)

Si ritirò dal calcio giocato a fine 1988 e divenne immediatamente vice allenatore della stessa Juventus, affiancando Dino Zoff. Il 3 settembre 1989, morì tragicamente in un incidente stradale in Polonia, dove si era recato per visionare la successiva avversaria europea dei bianconeri. Con la maglia della Vecchia Signora vinse 7 campionati, 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa Uefa, 1 Coppa Intercontinentale e 1 Supercoppa Europea. Il tutto in 550 presenze.

Michel Platini, talento senza limiti

La storia di Michel Platini alla Juventus cominciò nell’estate del 1982. Il trequartista francese arrivò a Torino dal Saint-Etienne, dove aveva già mostrato le proprie qualità. Fin dal suo approdo in bianconero, fece vedere di essere un giocatore sublime e decisivo. Nella sua prima stagione contribuì alla vittoria della Coppa Italia e divenne anche capocannoniere della Serie A con 16 gol.

Negli anni a venire, i trofei e i gol si moltiplicarono sempre di più. Durante la sua permanenza in bianconero, Platini vinse addirittura 3 palloni d’oro consecutivi, tra il 1983 e il 1985. Proprio nel 1985 segnò il gol decisivo nella finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool, il settimo per lui nella competizione su 9 presenze complessive quell’anno.

Si ritirò nel 1987, quando ancora vestiva la maglia della Juventus, quella che l’ha reso grande. Lasciò i bianconeri dopo 223 presenze condite da 104 gol e 49 assist. Con la Vecchia Signora vinse, oltre alle già citate Coppa Italia e Coppa dei Campioni, 2 campionati, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Uefa e 1 Coppa Intercontinentale.

Alessandro Del Piero, La bandiera

Non esiste probabilmente nessuno più juventino di “pinturicchio”. Alessandro Del Piero è per quasi tutti i tifosi bianconeri il simbolo della juventinità. Con le sue giocate e il suo fortissimo attaccamento alla maglia, ha acquisito di diritto un posto inscalfibile nei cuori e nelle menti dei tifosi bianconeri di tutto il mondo.

Arrivato dal Padova nel 1993, nella prima stagione, nonostante un minutaggio piuttosto scarso, segnò 5 gol. Verso fine stagione arrivò anche la sua prima tripletta, nella vittoria per 4-0 contro il Parma. Il suo rendimento crebbe sempre di più. Nella stagione 1995/1996 fu uno degli artefici della Champions League vinta dalla Juventus in finale contro l’Ajax, competizione in cui segnò 6 gol, di cui 5 nelle prime 5 partite. Segnò anche il gol decisivo nella finale di Coppa Intercontinentale contro l’Independiente.

Alessandro Del Piero

Alessandro Del Piero (© Juventus FC)

A livello numerico, la sua stagione più impressionante fu quella 1997/1998. Realizzò 21 gol e 12 assist in campionato, 10 gol e 4 assist in Champions, competizione persa in finale contro il Real Madrid. Nella stagione successiva, dopo esser appena diventato capitano, un terribile infortunio al crociato lo tenne fuori dal campo per parecchi mesi. Dopo il suo ritorno, non toccò mai più certi picchi di prestazione, ma continuò ad essere un calciatore formidabile. Anche lui, da gran capitano, dopo il mondiale vinto, decise nel 2006 di restare alla Juve.

Dopo il ritorno in Serie A, si tolse la soddisfazione personale di vincere la classifica capocannonieri del campionato 2007/2008 con 21 gol. Nella sua ultima stagione in bianconero, quella 2011/2012, alzò al cielo l’ultimo scudetto della sua carriera, con tanto di gol nella giornata dell’addio. I suoi numeri con la Juventus recitano: 705 presenze, 290 gol e 172 assist, recordman dei bianconeri in tutte e 3 queste statistiche. Ricordato ancora oggi come uno dei più grandi giocatori e allo stesso tempo bandiere nella storia del calcio italiano.

 

 

 

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