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Stelle del passato – Lecce: un record incredibile e non solo
Nel passato del Lecce ci sono state diverse stelle con storie particolari, che hanno segnato la storia del club. Ecco alcune di queste.

Tra poche ore, il Bologna di Vincenzo Italiano giocherà a Lecce, match valido per la ventiquattresima giornata di campionato. I salentini hanno avuto tanti talenti, anche negli ultimi anni, grazie ad oculate scelte di mercato. Alcune storie legate a questi giocatori, hanno dell’incredibile. Ecco alcune delle più grandi stelle del passato che hanno giocato a Lecce.
Emmerich Tarabocchia, record di imbattibilità
Il nome di questo portiere, che giocò principalmente tra gli anni ’60 e ’70, è probabilmente sconosciuto alla maggior parte delle persone. Emmerich Tarabocchia è però ancora oggi proprietario di un record incredibile: risulta essere il portiere con il record assoluto di imbattibilità tra i professionisti. Una quantità di minuti ben superiore a quella raggiunta nel 2016 da Gianluigi Buffon, che ha il record di imbattibilità in Serie A, che si fermò a 973.
Questa storia appartiene alla stagione 1974-1975. Fu quella l’unica annata in cui Tarabocchia difese i pali dei salentini, in Serie C. Emmerich riuscì a tenere inviolata la propria porta per ben 1791 minuti consecutivi. La prima partita in cui tornò a subire un gol fu Barletta-Lecce, terminata con il risultato di 2-2.
Dopo aver segnato la storia del calcio italiano con questo record, Tarabocchia passò al Bari. Chiuse la sua esperienza a Lecce con 37 presenze, 11 gol subiti e ben 28 clean sheet.
Samuel Umtiti, un campione del mondo in Salento
Nella stagione 2021/2022, il Lecce riuscì a ritornare in Serie A, dopo due annate passate in cadetteria. I salentini arrivarono alla stagione successiva con l’ambizione di mantenere la massima serie, cercando di evitare la retrocessione immediata, come successe invece nella stagione 2019/2020. Tra i vari colpi dell’estate 2022, ce ne fu uno che stupì più di tutti: l’arrivo del centrale francese Samuel Umtiti.

Samuel Umtiti (© U.S. Lecce)
Dopo essere diventato campione del mondo da protagonista con la sua Nazionale nel 2018, la carriera di Umtiti subì un declino, dovuto anche agli infortuni. Quando i salentini lo prelevarono dal Barcellona, c’erano grandi incognite su di lui, visto che, nella stagione precedente, giocò appena una partita. Invece, dopo un inizio un po’ stentato, il francese divenne il perno della difesa che permise al Lecce di centrare una soffertissima salvezza nelle ultime giornate di campionato.
Dopo quella stagione, la carriera di Umtiti sembrò poter ritornare ad alti livelli. Esaurito il prestito a Lecce, il Barcellona lo lasciò svincolato, ma riuscì a firmare per il Lille. Qui però le sue presenze sono veramente poche. La sua esperienza in Italia si concluse con 25 presenze complessive.
Guillermo Giacomazzi, una bandiera
Uno dei tanti colpi geniali di Pantaleo Corvino, arrivò dall’Uruguay. Nell’estate del 2001, il direttore sportivo del Lecce acquistò proprio da lì colui che diventò una delle più grandi stelle del passato del Lecce: Guillermo Giacomazzi. Il centrocampista uruguaiano giocò in totale ben 11 stagioni con la maglia dei salentini. Annate spartite tra tutte e tre le categorie del calcio professionistico.

Guillermo Giacomazzi (© U.S. Lecce)
Dal punto di vista prettamente realizzativo, le migliori stagioni di Giacomazzi con la maglia del Lecce furono le prime due. Nell’annata 2001/2002, realizzò 7 reti in Serie A; l’anno successivo, in Serie B, ne realizzò 8. La prima parte della sua avventura pugliese si concluse a metà della stagione 2006/2007, quando decise di passare al Palermo.
Tornò a Lecce nell’estate del 2008 e realizzò la prima rete dei salentini dopo l’ennesimo ritorno in Serie A. In questa seconda parte della sua avventura giallorossa, si consacrò definitivamente nella storia del club. Raggiunse il maggior numero di presenze con la maglia del Lecce in Serie A, oltre a finire nella strettissima élite di giocatori ad aver raggiunto almeno 200 presenze complessive in giallorosso. Il 30 maggio 2010, alzò al cielo la coppa ottenuta per la vittoria del campionato di Serie B.
La sua esperienza si concluse drasticamente nell’estate del 2013, con la rescissione del contratto. Giacomazzi chiuse con 330 presenze, 44 gol e 41 assist.
Javier Chevanton, tra le più grandi stelle del passato del Lecce
Tornando a quella famosa estate del 2001, Giacomazzi non fu l’unico grande acquisto di Corvino. Sempre dall’Uruguay, il direttore sportivo pescò un attaccante destinato a segnare la storia del club salentino: Javier Chevanton. Il giovanissimo (all’epoca) attaccante stupì i giallorossi per le sue prestazioni al Danubio.
La sua prima esperienza in Puglia durò fino al 2004. In queste tre stagioni raggiunse sempre la doppia cifra di reti realizzate. Nella prima arrivò a quota 11, cifra che però non impedì la retrocessione ai suoi. Nell’anno della risalita in Serie A ne segnò 15, ma i vero exploit arrivò la stagione successiva. Nel 2003/20024, Chevanton raggiunse quota 19, arrivando anche ai piedi del podio della classifica capocannonieri. A quel punto per lui arrivarono offerte importanti anche da club europei, motivo per cui si trasferì al Monaco.

L’ultimo gol di Chevanton con la magia del Lecce (© U.S. Lecce)
Nel 2010 tornò per la seconda volta a Lecce, ma non fu un ritorno proficuo. Realizzò appena 2 gol in 14 partite di Serie A prima di traferirsi a Colon, in Argentina. Nel luglio del 2012, ecco il suo terzo ritorno in Puglia, con la squadra relegata alla Lega Pro. In campionato, segnò 5 gol in 10 presenze, mentre nei Play-off, persi in finale contro il Carpi, realizzò 1 rete nella semifinale di ritorno contro la Virtus Entella.
Terminò definitivamente la sua avventura leccese nel 2013, con la rescissione del contratto. Chevanton chiuse con 124 presenze, 58 gol e 18 assist. Ad oggi è ancora il giocatore nella storia del club ad aver realizzato più gol in Serie A (32) e inoltre detiene anche il record di giocatore del Lecce con più partite consecutive a rete (5), ottenuto nel 2004.
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