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Servus, Freunde!

Termina in parità il big-match della quarta giornata: a Lipsia Lewandowski porta in vantaggio il Bayern ma un rigore di Forsberg ad inizio ripresa riequilibra la gara. Stesso punteggio nell’anticipo di Venerdì tra Fortuna Düsseldorf e Wolfsburg – a Gießelmann risponde Weghorst – mentre il Borussia Mönchengladbach si aggiudica il Rheinderby con un gol di Pléa dopo un quarto d’ora. Pessima giornata per le Berlinesi: l’Union cede in casa contro il Werde4r Brema che si porta avanti con un rigore di Klaassen, viene raggiunto da un altro rigore di Andersson e mette a segno il gol partita con Füllkrug; l’Hertha, sotto a Magonza per un gol di Quaison, riagguanta il pari con Grujic nei minuti finali ma subisce la rete decisiva di St. Juste a pochi secondi dal triplice fischio. Dortmund senza problemi sul Bayer Leverkusen con Alcacer, Guerreiro ed un doppietta di Reus e ottima vittoria dell’Augusta contro le Aquile di Francoforte: Richter e Niederlechner nel primo tempo per i Bavaresi, inutile la rete di Paciencia nella seconda frazione. Pesanti vittorie esterne nei posticipi: il Friburgo piega l’Hoffenheim con Günter, Haberer e Petersen mentre Olivera Souza illude il Paderborn che subisce però il ritorno dello Schalke con Sané, Serdar, Kutucu e doppietta di Harit. I Renani restano in fondo alla graduatoria insieme ad una preoccupante Hertha.

 

RISULTATI

Fortuna Düsseldorf-Wolfsburg 1-1

Colonia-Borussia Mönchengladbach 0-1

Union Berlino-Werder Brema 1-2

Magonza-Hertha Berlino 2-1

Borussia Dortmund-Bayer Leverkusen 4-0

Augusta-Eintracht Francoforte 2-1

RB Lipsia-Bayern Monaco 1-1

Hoffenheim-Friburgo 0-3

Paderborn-Schalke 04 1-5

 

CLASSIFICA

RB Lipsia 10

Borussia Dortmund e Friburgo 9

Bayern Monaco e Wolfsburg 8

Schalke 04, Borussia Mönchengladbach e Bayer Leverkusen 7

Eintracht Francoforte e Werder Brema 6

Fortuna Düsseldorf, Hoffenheim, Augusta e Union Berlino 4

Colonia e Magonza 3

Paderborn e Hertha Berlino 1

 

Si è spento Venerdì scorso, nella sua casa di Neustadt in Renania, Rudolf “Rudi” Gutendorf.

Nato a Coblenza il 30 Agosto 1926, da giocatore conosce solo la maglia del TuS Neuendorf (oggi TuS Koblenz), nel quale è schierato al centro dell’attacco e con il quale ottiene nel 1946 la promozione in Oberliga Südwest. Nel 1948 centra un brillante terzo posto nella zona di occupazione francese che, visto il passaggio del Saarbrücken all’Ehrenliga Saarland, gli vale il pass per il campionato nazionale. Dopo aver eliminato l’Amburgo contro ogni pronostico, Rudi e compagni si imbattono nel terribile K’lautern che vince 5-1 e va in finale. Ancora terzo posto nel 1950 ma al primo turno della fase finale nazionale, sul neutro di Hannover, il St. Pauli spegne ogni velleità dei nerazzurri con un secco 4-0. Si ritira nel 1951 ed intraprende la carriera di allenatore. Comincia dal Blue Stars Zurigo per andare al Lucerna nel 1955: resterà fino al 1961 vincendo la Coppa Svizzera nel 1960. Dopo una parentesi in Tunisia, al Monastir, torna in patria e nel 1963 è sulla panchina del Duisburg, poi nel 1965-66 su quella dello Stoccarda. Attratto dal soccer (e dai dollari), finisce ai St. Louis Stars nel 1968 e poco dopo prende in consegna la rappresentativa delle Bermude. Gli manca l’odore dei Bratwürsten e rientra nuovamente in Germania, agli Knappen dove resta fino al 1970 poi un anno ai Kickers di Offenbach, quello dello scandalo, in cui i Kickers sono dentro fino al collo. E allora? Prepara la valigia ed accetta l’offerta dei peruviani dello Sporting Crista: si ferma in Sudamerica fino 1974 allenando inoltre le nazionali di Cile, Bolivia e Venezuela. Puntatina in BRD d’obbligo, ai Leoni di Monaco nel 1974, quindi Real Valladolid e Fortuna Colonia. Riprende l’aereo per Trinidad e insegna calcio anche a Grenada ed Antigua poi vede il luccichio dei diamanti e finisce in Botswana. Ma birra e salsicce vogliono la loro così sbarca ad Amburgo ma la sosta è breve: si va dall’altra parte, stavolta, in Australia, per vincere la Coppa d’Oceania nel 1980 poi Nuova Caledonia, Figi, Nepal, Tonga e Tanzania. Il pit-stop per i doverosi rifornimenti viene effettuato nel 1984 all’Hertha e dopo un salto a São Tomé accetta l’incarico allo Yomiuri, che lo consegna per la prima volta alla storia: ha allenato in un massimo campionato o una nazionale in tutt’e sei le confederazioni FIFA, molto prima di Lutz Pfannenstiel come giocatore. Non gli basta: Ghana, ancora Nepal, ancora Figi, Cina, Iran, nuovamente Cina, Mauritius, Zimbabwe, di nuovo Mauritius, Ruanda e Samoa. Ha allenato più nazionali di chiunque altro e ha al suo attivo, complessivamente, 55 mandati, cosa che gli vale il Guinness dei Primati. Sposa nel 1966 la fotomodella Ute Pelzer ma divorzia dopo pochi anni. Si risposano nel 1980 ma anche stavolta non dura. In Australia conosce Marika, 36 anni più giovane di lui, che lo rende padre nel 1989, alla non più verde età di 62 primavere. Ordine al Merito della Repubblica Federale, per i suoi meriti in qualità di ambasciatore dello sport, Rudi Gutendorf è stato un vero uomo di calcio e cultura. Di quelli sempre più difficili da trovare.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE! o scrivere a fussballbitte@mail.de

Friedl25

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