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Calcio

Il punto sulla serie A – XV giornata – 6 dic

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Juventus, Milan, Roma e Napoli sfruttano il quindicesimo turno nel migliore dei modi e riportano il campionato ai temi d’inizio stagione. La Juve cancella i dubbi nati dopo lo scivolone di Genova e si riprende il ruolo di leader indiscussa. Mette a tacere in nemmeno dieci minuti le velleità dell’Atalanta-fenomeno, che era in serie positiva da ben nove turni, e torna a volare in testa alla graduatoria. Alle sue spalle non molla il Milan che senza troppa fatica tiene il passo delle prime. A San Siro archivia la pratica a spese di un Crotone che si era illuso dopo essere passato in vantaggio ma che finisce di nuovo battuto e relegato in fondo alla classifica con una giornata negativa in più sulle spalle.

La Roma vive un momento di grande euforia perché in un derby accesissimo la spunta con la Lazio che voleva fare la voce grosse anche con i giallorossi. Il successo nella accesissima stracittadina consente alla Roma non solo di continuare sulla strada giusta e di restare insieme al Milan alle spalle della Juve ma anche di regalare la maggior soddisfazione dell’annata ai suoi tifosi. 

Il Napoli torna ai livelli abituali delle ultime stagioni e ribadisce di essere una delle maggiori realtà del campionato. Il distacco da Roma e Milan è contenuto e la seconda piazza è a portata di mano. Sembra tornata appieno anche la convinzione nei propri mezzi, evidenziata dal nitido successo giunto in pochi minuti a spese di un’Inter che va a corrente alternata e che con le formazioni di rango, per ora, non riesce a farsi rispettare come vorrebbe.

La nota positiva del turno è il ritorno al successo, e con un margine molto convincente, del Sassuolo che ha dato un’ulteriore colpo di grazia all’Empoli. Gli emiliani, nonostante paghino assenze importanti che dureranno a lungo, non ci hanno messo molto a sbarazzarsi dei toscani che sono sempre più in difficoltà e con Pescara, Crotone e Palermo formano il quartetto delle maggiori candidate alla retrocessione. Il Pescara manca ancora una volta l’occasione favorevole. Sul proprio campo non va oltre il pari con un Cagliari che si è accontentato di un punto non troppo “sudato” e che forse rappresentava il suo obiettivo minimo della vigilia.

Desta un po’ di sorpresa invece il netto 2-0 con cui la Samp ha battuto a Genova il Toro. I granata in trasferta alternano ottime cose ad altre molto meno convincenti e finora le prestazioni migliori le hanno fornite sotto la Mole. A Genova sono sembrati poco incisivi e il risultato finale li punisce e rispecchia l’andamento della gara.

L’attenzione dei tifosi del Bologna era focalizzata su Firenze per vedere come si sarebbe comportato il Palermo dopo il cambio di allenatore. Nonostante un evidente salto di qualità nella grinta, che ha messo in seria difficoltà i padroni di casa, i siciliani sono usciti sconfitti da Campo di Marte dopo essersi illusi di poter fare addirittura risultato pieno. Hanno infatti pareggiato e sfiorato il vantaggio ma sono stati trafitti nei minuti finali. Il Bologna ha tirato così un bel sospiro di sollievo ma ha di fatto buttato al vento anche questo dato positivo facendosi battere ancora una volta negli ultimi secondi del recupero. Ha sicuramente influito sul risultato anche il fatto di aver dovuto giocare in dieci buona parte dell’incontro a causa della doppia ammonizione rimediata da Pulgar ma è evidente che ai rossoblù manca la concentrazione giusta. A questo punto qualche provvedimento disciplinare andrebbe preso per dimostrare a tutti come ci si deve comportare. Se un operaio o un professionista sbaglia ripetutamente sul posto di lavoro viene sanzionato e anche licenziato. Perché i giocatori al massimo finiscono in panchina? Una multa sostanziosa forse avrebbe risultati positivi ed eviterebbe infarti a Donadoni.

Nessun sussulto invece in Chievo-Genoa finito a reti inviolate. Un punto che va bene a due formazioni che non dovrebbero aver problemi nel mantenere una posizione tranquilla a metà classifica.

 

 

Giuliano Musi

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