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Il calcio europeo muta con la forza delle idee: le sorprese dei top campionati

Il grande calcio europeo apre le porte della Champions League alle sorprese dei top campionati. Squadre che, con la forza delle idee, si affacciano da protagoniste alla massima competizione europea.

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fonte: Twitter ufficiale Champions League
La coppa più ambita del calcio europeo (© Twitter ufficiale Champions League)

 Il calcio europeo, nella stagione 2023-24, ha subito un inaspettato, quanto romantico, tornado di sorprese nei suoi campionati più importanti. 

In Italia, il Bologna ha raggiunto un risultato impronosticabile alla vigilia: la qualificazione in Champions League; in Spagna, il Girona ha a lungo cullato il sogno della vittoria del campionato, arrendendosi allo strapotere del Real Madrid, ma ottenendo comunque un piazzamento Champions assolutamente impensabile; in Germania, il Bayer Leverkusen è riuscito a mettere, almeno temporaneamente, fine all’egemonia del Bayern Monaco vincendo il primo agognatissimo titolo della sua storia; in Premier League, l’Aston Villa grazie ad una stagione spettacolare si è issato al quarto posto in un torneo strapieno di stelle; in Francia, il Brest ha ottenuto il terzo posto valido per la Champions League all’ultimo secondo dell’ultima giornata. 

Storie diverse, ma unite dalla voglia di rivoluzione che ha portato a risultati incredibili.

Bologna da Champions

Bisogna partire da qui, per forza. Da casa nostra. Il Bologna è tornato in Champions League per la prima volta dopo la sua unica apparizione nel 1964. Un’era geologica fa, dal punto di vista calcistico. Era la squadra di Francesco Janich in difesa, di Helmut Haller e Giacomo Bulgarelli a centrocampo e di Ezio Pascutti in attacco. Non troppo diversa dalla formazione che, la stagione precedente, aveva vinto l’ultimo scudetto nel celebre spareggio con l’Inter. L’avventura della squadra di Fulvio Bernardini si era fermata presto, al primo turno, con un’eliminazione che ancora grida vendetta, subita dall’Anderlecht. Dopo tre partite senza vincitore era stato decisivo il lancio della monetina per estromettere il Bologna dalla competizione. 

Ma sessant’anni di purgatorio dopo è di nuovo Europa che conta per i felsinei. L’artefice dell’impresa ha un nome ben preciso ed è l’allenatore di questa compagine: Thiago Motta. Il calcio proposto dal mister italo brasiliano ha scompaginato i piani delle squadre di tutta Italia, facendo emergere il talento inespresso di diversi calciatori Uno su tutti, Joshua Zirkzee. Oppure ha visto giocatori trovare la collocazione ideale in un gioco propositivo, votato all’attacco, grazie alla fiducia che si respira nell’ambiente. Per maggiori informazioni chiedere a Riccardo Calafiori

Ma la forza vera e trascinatrice è stata quella di un gruppo coeso in cui tutti gli elementi avevano il proprio ruolo e uno spazio da ritagliarsi. Per raggiungere un obiettivo a lungo sussurrato, ma mai stato veramente in discussione.

Il Girona sorprende il calcio europeo 

La favola spagnola che quest’anno ha riempito il cuore di milioni di appassionati non può che essere quella del Girona. A due giornate dalla fine del campionato, la squadra biancorossa si è assicurata un posto nella prossima Champions League. Se per il Bologna si è trattato di una lunghissima astinenza, nel caso della squadra catalana si tratta di un vero e proprio debutto. Per la prima volta nella sua storia il Girona ballerà al valzer delle grandi d’Europa sulle note dell’inno della Champions. Ma il successo dei biancorossi non è stato improvvisato. Il 23 agosto 2017, infatti, il City Football Group ha acquisito il 44,3 % delle quote societarie e si è messo al timone di una società al primo anno nella massima serie spagnola. Dopo un periodo di assestamento, coinciso con la salita e la discesa dalla Primera Division, la stagione 2022-23 ha visto i biancorossi ottenere una salvezza tranquilla. 

La favola

Quest’anno, i biancorossi hanno sorpreso tutti, mantenendo un ritmo forsennato nella prima parte del campionato, culminato nel primo posto solitario della 16^ giornata. Il primato arriva in una giornata storica: al Montjuic, il Girona batte il Barcellona 4-2. La serata è memorabile. Per la prima volta nella sua storia i biancorossi affrontano i blaugrana guardandoli dall’alto in classifica. Lecito attendersi del timore reverenziale, ma al Girona non solo non tremano le gambe, anzi mette in campo la prestazione simbolo della sua memorabile stagione. Una lezione di calcio al Barcellona: pochi tocchi, tutti in verticale. Gol manifesto quello dell’1-0. La firma è di uno dei simboli di questa mirabolante annata: Artem Dovbyk, che sfrutta una difesa non irreprensibile della squadra di Xavi per conclude un’azione così rapida da essere difficile anche solo da leggere. 

Nella seconda parte del campionato il Real Madrid prende il largo e la squadra di Michel va incontro a un fisiologico calo di risultati. Il Girona riprende vigore nel finale e guadagna la qualificazione in Champions in un’altra serata storica. L’avversario? Lo stesso. Il risultato? Pure. Ancora 4-2 al Barcellona e, stavolta, la perla è di Portu. Un gol maestoso. Il destro al volo dal vertice dell’area di rigore disegna una freccia immaginifica che indica la Champions League. 

L’Aston Villa guadagna un posto in Champions League

La Premier League è considerato il campionato più competitivo del mondo. Sicuramente è il torneo con più big in Europa e, per questo, l’impresa dell’Aston Villa in questa stagione entra di diritto nelle rosa delle grandi sorprese del calcio europeo. L’allenatore della squadra, Unai Emery, arriva a Birmingham nell’ottobre 2022 in sostituzione all’esonerato Steven Gerrard e la musica cambia immediatamente. Dopo il settimo posto ottenuto la scorsa stagione, quest’anno l’allenatore spagnolo ha guidato i Villans a un memorabile quarto piazzamento che vale la qualificazione in Champions League. Non si tratta di un esordio per i Villans nella massima competizione europea. Anzi, alla prima partecipazione nel 1982, la squadra allora guidata da Tony Barton vinse la Coppa dei Campioni battendo in finale il Bayern Monaco. L’anno successivo non riuscirà a ripetere l’impresa, arrendendosi ad una Juventus, con ben sei campioni del mondo in squadra.

In questa stagione la squadra di Emery ha tenuto il ritmo delle grandi fin dalle prime giornate, candidandosi di diritto per un posto in Champions. Il calo di risultati in primavera non ha messo a rischio il percorso che, come punto esclamativo, ha visto l’Aston Villa imporsi all’Emirates contro l’Arsenal. Una vittoria che, da una parte ha complicato i piani dei Gunners e, dall’altra, ha ridato linfa alla corsa al quarto posto della squadra di Emery. I ruoli chiave nella vittoria e, in senso più ampio, nella stagione intera sono stati quelli l’estroso portiere “Dibu” Martinez, assoluto protagonista del mondiale dell’Argentina, e Ollie Watkins, autore del gol che chiude la partita e di 27 reti totali in stagione.

Il Bayer Leverkusen dei record

L’11 maggio 2002 il Bayer Leverkusen ottiene l’ultima vittoria della sua incredibile stagione 2001/02. Il 2-1 all’Herta Berlino, con doppietta di Ballack, illude una tifoseria intera, ma il Borussia Dortmund, in contemporanea, batte il Werder Brema e vince il Meisterschale. Sarà solo la prima di una serie di incredibili delusioni con cui i rossoneri completeranno il triplete al contrario: perdendo la finale di Champions League contro il Real Madrid e la finale di Coppa di Germania contro lo Schalke 04, per un’annata passata alla storia come quella del Bayer “Neverkusen”.

I tifosi rossoneri hanno dovuto aspettare oltre vent’anni per liberare quell’urlo di giubilo che tenevano dentro da quel triste pomeriggio.

Il Leverkusen ci ha messo del tempo, ma si è rifatto con gli interessi. La stagione 2023-24 ha visto completare la metamorfosi dei tedeschi da “Neverkusen” a “Neverlusen”: una serie incredibile di 50 partite senza sconfitte.

La squadra di Xabi Alonso ha guidato il campionato con una supremazia quasi mistica che le ha permesso di scampare a sconfitte scritte grazie ai colpi, spesso in Zona Cesarini, dei suoi gioielli. Una serie di giocatori esaltati dal gioco del tecnico spagnolo. Un nome su tutti è quello di Florian Wirtz. Trequartista moderno con una capacità strabiliante di essere allo stesso tempo rifinitore e risolutore, grazie alla libertà concessagli dallo spagnolo di svariare sulla trequarti per leggere la situazione e fare sempre la giocata giusta. La sua straordinarietà sta proprio in questo: non è un giocoliere, bensì la sua incredibile tecnica è sempre a servizio della squadra.

Brest

Anche la Francia ha la sua iscritta d’eccezione al ballo delle debuttanti. Trattasi dello Stade Brestois 29, meglio noto come Brest, come la città portuale in cui ha sede la squadra. Una storia incredibile, quella della formazione guidata da Eric Roy. Il massimo risultato della storia biancorossa era stato un undicesimo posto in Ligue 1, ottenuto due stagioni fa, per il resto tanta Ligue 2 e qualche comparsata nel massimo campionato francese. Mai nessuno, quindi, avrebbe potuto preventivare il terzo posto raggiunto in questa stagione. Una rosa di emeriti sconosciuti con qualche nome ai limiti del pittoresco, ma che ha trovato modo di esprimersi in una realtà che si è dimostrata vincente: uno su tutti è sicuramente Martin Satriano, attaccante uruguaiano di proprietà dell’Inter, tornato in Francia dopo un’esperienza a dir poco opaca con la maglia dell’Empoli nella scorsa stagione. 

Il terzo posto, valido per la qualificazione diretta alla prossima Champions League, è arrivato in maniera rocambolesca: fino al 93’ dell’ultima giornata, il Brest era ancora fermo al quarto posto. Un risultato ugualmente sensazionale, intendiamoci, ma che avrebbe significato “solo” i preliminari di Champions League per i bretoni. Si stanno giocando, contemporaneamente, a Tolosa e a Lilla. Da una parte il Brest affronta una squadra, appunto il Tolosa, che oggettivamente non ha più niente da chiedere al campionato e, infatti, è una passeggiata: 0-3. Con il risultato fondamentalmente in ghiaccio a metà secondo tempo, l’orecchio del pubblico e della squadra è rivolto a quello che sta succedendo nell’altra partita. A Lilla scende in campo il Nizza che ha bisogno di punti contro il Lille per la lotta all’Europa League, ma per i rossoneri, e di conseguenza per il Brest, le cose si mettono male. Al 93’, però, cambia tutto. Jordan Lotomba la mette dentro di testa per il gol che consegna al Brest il biglietto per il viaggio europeo più incredibile della sua storia.

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