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MLS: Impact, i tifosi sono inferociti! Intanto Gilardino sbarca in Canada

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La sconfitta contro i New England ha praticamente sancito l’ esclusione dei Montreal dalla fase finale della Major League.

Le possibilità di una eventuale rimonta sono davvero basse, e l’imminente disfatta ha di fatto suscitato più di qualche semplice domanda fra i tifosi, che ovviamente non hanno per nulla digerito quest’annata colma di errori.

 

Il primo ad essere stato messo sotto accusa è l’allenatore Biello; l’attuale coach ha ricevuto pesanti critiche nel corso della stagione, ed a malincuore bisogna dare atto che quasi tutte siano fondate.

Poche idee, squadra sempre molto distratta ed incapace di gestire partite che fino alla passata stagione sembravano essere più che alla portata.

Il reparto difensivo era stato la colonna portante del undici titolare dì coach Biello; quest’anno, senza usare mezzi termini, è stato il suo vero tallone d’Achille.

È anche vero che la rosa non è stata migliorata; tolto Dzemaili, i restanti acquisti lasciano il tempo che trovano.

La città di Montreal si aspettava quel salto di qualità che avrebbe permesso alla franchigia canadese di giocarsi il titolo della Eastern Conference, e diventare ufficiale l’antagonista numero uno per i cugini di Toronto.

 

Proprio quei Toronto che hanno ucciso il campionato, dimostrandosi una spanna superiore a tutti, sia per gioco che per strategia di mercato.

E proprio su quest’ultimo punto, i tifosi degli Impact non si sono certo morsi la lingua per non sputare veleno sul proprio presidente.

Sui social, le domande più frequenti sono state due: per quale motivo i Montreal non hanno utilizzato la terza casella disponibile per tesserare un Designated Player? 

E dal momento che non è stata usata, perché non si è puntato a portare un vero e proprio colpo di mercato? 

I paragoni non mancano, e come si suol dire, carta canta: Toronto per Giovinco, Altidore e Bradley spende annualmente quasi 20 milioni di dollari; i cugini non vanno oltre i 3,5 milioni fra Dzemaili e Piatti.

 

Una vera risposta a questi quesiti sostanzialmente non esiste. 

Saputo in questi anni non si è certo tirato indietro per allestire squadre di un certo livello, ma molto probabilmente quest’anno sono stati fatti molti errori di valutazione. Si ha l’ impressione che il passato campionato abbia nascosto evidenti lacune nella rosa canadese, ma i buoni risultati ottenuti hanno lasciato credere che si potesse ripetere un campionato di alto livello.

 

Va detto però che i soldi non sempre danno la felicità; i Galaxy ne sono una concreta dimostrazione: i 12 milioni che la franchigia californiana versa nei conti di Alessandrini ed i fratelli Dos Antos non ha dato sicuramente i frutti sperati.

Per non parlare dei 7 milioni che Orlando spende per assicurarsi le prestazioni di Kakà, o dei 6 milioni che Pirlo incassa gentilmente dai NYCFC.

 

In questo momento la dirigenza degli Impact sono corsi comunque ai ripari.

Si sta cercando di salvare perlomeno la faccia, anche se ormai sembra essere troppo tardi.

Oggi è previsto l’arrivo di Alberto Gilardino in Canada; l’ex attaccante di Milan, Bologna e Parma e della nazionale, si allenerà con quella che potrebbe essere la sua prossima squadra.

Uso il condizionale perché di fatto non c’è ancora nulla di scritto.

Biello valuterà attentamente le condizioni del giocatore italiano, per poi parlare e discutere il da farsi coi collaboratori di Joey Saputo.

Il benestare del coach potrebbe comunque non bastare; la situazione a Montreal è senza dubbio complicata, e la piazza non si accontenterà sicuramente di un calciatore già in pensione ( così si sono espressi in tanti sul profilo Facebook ufficiale del club ).

 

Se Gilardino non porterà via l’ ultima casella per un DP, la tifoseria accetterà con entusiasmo quest’ultimo rinforzo, e chissà che l’esperienza del violino più famoso d’Italia non sia in grado di far tornare il sorriso al popolo franco canadese, mentre la campana del Saputo Stadium rintocca con furore una sua rete.

 

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