Mondiali di calcio FIFA 2026
Road To The FIFA World Cup: I Mondiali… in quattro tempi
Il Mondiale più grande di sempre ha trovato un’altra ragione per entrare nei libri di storia
Dopo i Mondiali in Qatar, che si sono svolti tra autunno e inverno, la FIFA ha una nuova soluzione per sopperire al forte caldo che colpirà anche gli Stati Uniti, il Canada e il Messico durante la competizione. E’ ormai di dominio pubblico la notizia che i match saranno divisi in “quattro tempi”: scopriamo cosa c’è di vero e approfondiamo meglio la nuova regola.
I calciatori del Bologna convocati in Nazionale durante la pausa di ottobre (@Bologna FC)
Due pause sostaziose
Sotto un punto di vista teorico, il prossimo Mondiale non si giocherà in quattro tempi, almeno de iure. De facto, però, la realtà sarà un’altra. Al ventiduesimo minuto di ognuno degli incontri tra le nazionali qualificate, infatti, avrà luogo una pausa di tre minuti che permetterà ai giocatori di bere e riprendere fiato. Combattere contro i climi più cocenti è diventata un’esigenza dal Mondiale per Club, quando addirittura alcune squadre non si portavano la panchina in campo per evitare malori. D’altronde, per rendere la competizione visibile in tutto il mondo, è inevitabile che si giochi pure di pomeriggio. A mali estremi, estremi rimedi, ma questa sembra, in attesa di vederla in atto, una soluzione temporanea. In un calcio spezzatino sempre più presente, abbiamo modo di credere che questo sia il primo atto dell’adattamento sportivo al clima.
Quando il calore si accumula
Un altro problema che andrà risolto riguarda la grande mole di partite. Durante la rassegna, che durerà fino al 19 luglio accorciando le vacanze di molti calciatori, si giocherà una partita, i sedicesimi, in più del solito. Per dare una possibilità a tutte le squadre partecipanti, a torneo finito, le gare ultimate saranno 104. Oltre alla stanchezza del singolo match, quindi, non sembra improbabile che qualche calciatore possa accusare il colpo di un evento titanico. Se questi problemi si riscontreranno, lo scopriremo solo vivendo. Probabile è che, per le prossime edizioni, vedremo aggiustamenti più definiti ma, intanto, la Coppa del Mondo 2026 entrerà, ancora una volta, nei libri di storia.
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