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Serie A, cambiano le regole sui recuperi: il nuovo regolamento

Dalla gestione delle partite non iniziate a quella delle gare interrotte: la Lega introduce criteri più precisi e uniformi per affrontare imprevisti di calendario.

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Bologna Milan
Stadio Dall'Ara (©Bologna FC 1909)

La stagione 2025/2026 di Serie A parte con un’importante novità sul fronte regolamentare. Il Consiglio della Lega Serie A ha infatti approvato un nuovo disciplinare per la gestione delle gare non iniziate o sospese. L’obiettivo è uniformare le modalità di recupero e limitare i margini di discrezionalità. Il regolamento riguarda sia il massimo campionato che il torneo Primavera 1, e punta a garantire coerenza e trasparenza nei momenti di imprevisto, con criteri definiti per ogni scenario.

Cosa succede se una partita non inizia

Se una gara non prende il via nel giorno programmato, dovrà essere recuperata il giorno successivo. Questa sarà la norma generale, ma con alcune eccezioni ben codificate. Il rinvio alla giornata seguente potrà essere evitato solo in presenza di determinati fattori: condizioni meteo avverse che rendano il campo impraticabile (da accertare congiuntamente dall’arbitro e dalle due squadre), sovrapposizioni con impegni internazionali delle Nazionali o distanze temporali troppo ridotte rispetto ad altri incontri ufficiali previsti.

Nel dettaglio, il match non verrà recuperato il giorno dopo se tale data si colloca a meno di due giorni liberi da una gara successiva di una delle due squadre. Lo stesso vale in caso di provvedimenti disciplinari della FIGC o eventi straordinari che comportino sanzioni tali da impedire il recupero immediato. In tutti questi casi, la partita sarà rinviata alla cosiddetta “prima data utile”.

Stadio Renato Dall'Ara, Bologna (©Damiano Fiorentini) campagna abbonamenti

Stadio Renato Dall’Ara, Bologna (©Damiano Fiorentini) campagna abbonamenti

Le gare interrotte: si riparte da dove si era lasciato

Un capitolo a parte è dedicato alle partite iniziate ma interrotte prima del termine. In questi casi, la gara verrà ripresa dal minuto esatto in cui era stata sospesa, con la stessa situazione di punteggio e di gioco registrata al momento dello stop. Anche qui, la priorità è recuperare il giorno dopo, ma valgono le stesse eccezioni previste per le gare non iniziate: campo impraticabile, troppa vicinanza con altri impegni o stop per la Nazionale. Se una di queste condizioni si verifica, si procederà a fissare la prosecuzione alla prima data utile.

Cos’è la “prima data utile”

La Lega ha chiarito con precisione cosa si intende per prima data utile. Si tratta del primo giorno di calendario libero, tenendo conto delle finestre internazionali FIFA, in cui entrambe le squadre non abbiano impegni ravvicinati: devono esserci almeno due giorni pieni senza gare né prima né dopo la data proposta. Questa definizione intende offrire un criterio oggettivo per individuare la finestra di recupero, senza compromettere la preparazione fisica o la gestione atletica delle squadre coinvolte.

Stadio Dall'Ara, panoramica (credits Damiano Fiorentini)

Stadio Dall’Ara, panoramica (credits Damiano Fiorentini)

Recuperi Serie A – Le altre modifiche

Un’altra innovazione importante riguarda le rose utilizzabili nelle gare da recuperare o da completare. Potranno essere impiegati tutti i calciatori tesserati al momento dell’interruzione del match, anche se non presenti nella distinta iniziale. Inoltre, ciascuna società potrà utilizzare fino a tre nuovi acquisti tesserati dopo l’interruzione, purché non provenienti direttamente dalla squadra avversaria.

Restano però alcune limitazioni: i giocatori espulsi o già sostituiti prima dell’interruzione non potranno essere nuovamente impiegati, e le sostituzioni già effettuate continueranno a essere conteggiate. Al contrario, un calciatore squalificato per una partita successiva all’interruzione potrà essere regolarmente in campo alla ripresa.

Infine, un altro aspetto importante è che le eventuali sanzioni disciplinari comminate nella parte giocata della gara interrotta non verranno analizzate dai giudici sportivi finché la partita non sarà completata. Solo dopo il termine del match, infatti, entreranno in vigore i provvedimenti arbitrali.

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