Seguici su

Calcio

The Day After: “Clamoroso a Recife!” – 21 Giu

Pubblicato

il


 

Cose dell’altro mondo.  Cose che solo nello sport più imprevedibile del mondo possono succedere: robe da matti, diremmo da queste parti. Ma d’altronde, si sa, così è il calcio: prendere o lasciare. Non vi sono  alternative.

La notizia è di quelle da prima pagina: la Costarica vince. Anzi, stravince: perché l’1-0, ad essere onesti, è  in fondo fuorviante. Per i pochi che non abbiano visto la partita: non immaginatevi il classico match “sfortunato” ,con un’Italia votata all’attacco  ed una Costarica brava a sfruttare l’unica palla goal capitatale sui piedi. Non è stato quel tipo di match.

Affatto: quello maturato a Recife è stato un dominio assoluto, dal primo al novantesimo. Un risultato senza diritto di replica: troppa Costarica e poca, pochissima Italia.

Una squadra irriconoscibile, quella azzurra, rispetto alla prima brillante uscita: stanca, affaticata, incapace di produrre la benché minima palla goal. Colpa del clima forse: ma l’alibi regge fino a un certo punto. Perché, al mondiale, bisogna mettere in conto tutte le possibili variabili, dalla prima all’ultima. E prendersela con fattori esterni pare oggi decisamente inappropriato.

Trovare un peggiore sarebbe impresa ardua: tutta la squadra, da Buffon a Balotelli, ha disputato una prestazione che definire orribile suonerebbe quasi come un complimento.

Un nulla assoluto di filosofica memoria parrebbe decisamente più consono per descrivere quanto visto nei novanta minuti:nemmeno nel secondo tempo, con una squadra a trazione chiaramente più offensiva ( resa tale dagli ingressi dei vari Insigne, Cassano e Cerci) è cambiato qualcosa. Una buona occasione per Balotelli nel primo tempo. Un solo tiro verso la porta, di Darmian nella ripresa. Poi basta, fine: nemmeno i calci d’angolo o le rimesse laterali.

Che altro aggiungere? Complimenti ad una Costarica sorprendente, vera outsider del mondiale, capace di sovvertire in meno di 180’ tutti i pronostici della vigilia.

Da rivedere da capo a fondo, invece, l’undici azzurro: perché adesso non si scherza più. Contro l’Uruguay sarà come una finale anticipata: non saranno più ammessi passi falsi.

E servirà decisamente un altro spirito, ben diverso da quello visto oggi, se davvero si vorrà continuare l’avventura in questa rassegna mondiale.

 

 

 

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *