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Il Bologna e la Serie B: tutte le stagioni “cadette” nella storia rossoblù, tra cadute e rinascite

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Logo Bologna FC (© Depositphotos)
Logo Bologna FC (© Depositphotos)

Per una società che ha scritto pagine fondamentali del calcio italiano, l’idea stessa della Serie B è stata a lungo un’eccezione: il Bologna, per decenni, è rimasto stabilmente nella massima categoria, costruendo la propria identità tra scudetti, coppe e generazioni di campioni. Proprio per questo, ogni discesa tra i cadetti ha avuto un peso simbolico enorme: non solo un cambio di categoria, ma un passaggio di fase nella storia del club, spesso legato a ristrutturazioni societarie, svolte tecniche e – in alcuni casi – vere e proprie rifondazioni.

Di seguito, una cronistoria ragionata di tutte le stagioni giocate dal Bologna in Serie B nell’arco della sua storia, con il contesto che le ha generate e gli esiti che hanno segnato la traiettoria rossoblù.

La prima volta: lo shock del 1982 e la lunga risalita

La prima retrocessione in Serie B arriva al termine della stagione 1981-1982: un evento storico, perché il Bologna era tra le pochissime grandi a non aver mai conosciuto la “cadetteria”. La discesa interrompe un’era e apre un periodo di instabilità sportiva e gestionale.

1982-1983: un anno in B che finisce malissimo

La stagione 1982-1983 è, tecnicamente, la prima annata del Bologna in Serie B. E invece di essere un trampolino immediato, diventa un ulteriore crollo: il club chiude 18º e retrocede addirittura in Serie C1. È uno snodo decisivo, perché trasforma una semplice retrocessione in una crisi profonda.

1984-1985, 1985-1986, 1986-1987, 1987-1988: quattro stagioni per tornare su

Dopo il pronto ritorno in B ottenuto dalla C1 (stagione 1983-1984, promozione), il Bologna vive una risalita graduale:

  • 1984-1985: 9º in Serie B
  • 1985-1986: 6º in Serie B
  • 1986-1987: 10º in Serie B
  • 1987-1988: 1º in Serie B, promozione in Serie A

Quel 1987-1988 è l’anno della liberazione: il Bologna vince il campionato cadetto e rientra finalmente in A dopo un “purgatorio” che, tra B e C1, era durato diverse stagioni.

Inizio anni ’90: dalla A alla B, poi il baratro (e il fallimento)

La seconda grande fase “cadetta” nasce dalla retrocessione del 1990-1991, quando il Bologna scende di nuovo in Serie B.

1991-1992 e 1992-1993: due stagioni in B, poi la C1

  • 1991-1992: 13º in Serie B
  • 1992-1993: 18º in Serie B, nuova retrocessione in C1

Non è solo un declino sportivo: in quel periodo matura una crisi che porterà anche al fallimento e alla ripartenza societaria (estate 1993). La Serie B, qui, non è un passaggio intermedio: è il corridoio che conduce a una rifondazione completa.

1995-1996: “ripartenza” e promozione da primi

Dopo la risalita dalla C1, il Bologna torna in Serie B e, nella stagione 1995-1996, chiude 1º centrando la promozione in Serie A. È una delle annate più importanti in chiave identitaria: il club rientra tra le grandi con un progetto più stabile e una base sportiva più solida.

Metà anni 2000: la Serie B dopo lo spareggio

Un’altra discesa significativa arriva con la stagione 2004-2005, conclusa con la retrocessione dopo lo spareggio contro il Parma. Da lì, il Bologna resta in Serie B per tre campionati:

  • 2005-2006: 8º
  • 2006-2007: 7º
  • 2007-2008: 2º, promozione in Serie A

Questa parentesi è diversa dalle precedenti: non è un tracollo prolungato fino alle categorie inferiori, ma un periodo di assestamento (non semplice) che si chiude con una promozione “alta”, ottenuta chiudendo al secondo posto nel 2007-2008.

2014-2015: la B moderna e la promozione via playoff

La retrocessione del 2013-2014 riporta il Bologna in B in un’epoca ormai diversa, con campionati lunghi, rose profonde e un peso crescente di organizzazione e sostenibilità. La stagione 2014-2015 si chiude con il 4º posto e la promozione conquistata vincendo i playoff: un ritorno in A che passa da partite ad alta tensione e da un percorso a eliminazione, più “da coppa” che da classifica.

Uno sguardo alla Serie B di oggi: un campionato osservato in ogni dettaglio

Anche se il Bologna, in questa fase storica, è stabilmente tornato a frequentare la Serie A e i suoi vertici, la Serie B resta un pezzo centrale del racconto calcistico nazionale: è il torneo dove si formano allenatori, si valorizzano talenti e si misurano piazze ambiziose. Nell’edizione attuale, per esempio, la classifica vede un gruppo di squadre davanti (tra cui Frosinone e Monza nelle prime posizioni, con altre inseguitrici ravvicinate), segno di un campionato serrato e molto “corto” nei distacchi. In questo contesto, tra calendari, dati statistici e analisi pre-gara, l’attenzione attorno alla categoria cresce settimana dopo settimana, anche per via delle Quote serie b già online, perché ogni dettaglio contribuisce a raccontare la corsa verso promozioni e salvezze.

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