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Al Modernissimo con Roberto Wilson
Bob Wilson, grande regista e drammaturgo, era presente alla proiezione al Modernissimo di “Robert Wilson and the the civil wars”: la storia e il legame con Bologna

Nel Domenica 22 giugno al cinema Modernissimo, gli spettatori hanno potuto assistere ad una proiezione davvero particolare. In sala era presente anche il regista e drammaturgo Bob Wilson che si è intrattenuto raccontando la storia e gli aneddoti legati ad una pellicola che per lungo tempo si è pensato fosse andata perduta: “Robert Wilson and the the civil wars”.
Un documentario di Howard Brookner che costituisce una testimonianza preziosa della sua pratica teatrale e del genio creativo che è stato ritrovato dal nipote Aaron Brookner dopo un lungo periodo di ricerca. Ci sono voluti 10 anni per restaurarlo.
Modernissimo, una serata con Roberto Wilson
Wilson che ha un rapporto speciale con Bologna perché qui ha messo in scena presso il teatro Comunale alcuni spettacoli, ha raccontato che il film sarebbe dovuto essere presentato durante le Olimpiadi di Los Angeles del 1984. Originariamente la pellicola doveva durare dodici ore. Il film non fu mai finito e alla morte di Brookner, avvenuta nel 1989 a causa dell’AIDS, scomparve. Nella sua introduzione, Wilson si è soffermato a raccontare come sia nata l’idea. Nel 1979 era stato contattato dall’organizzatrice delle Olimpiadi che gli aveva chiesto se volesse fare qualcosa per celebrare questo evento. Era il 1979.
Dopo aver accettato la proposta aveva iniziato a raccogliere informazioni e documenti sulla storia delle Olimpiadi nate nell’antica Grecia. Lo spirito con il quale si disputavano le competizioni nell’antichità, ha sottolineato il regista, era diverso da quello che animava le moderne Olimpiadi. Non si trattava di una guerra tra atleti, ma di competitività civile e rispettosa. Il capo del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Los Angeles voleva soprattutto realizzare grossi introiti. Diversamente da come era accaduto a Monaco che al contrario si era indebitata. Per l’opera che Wilson racconta di aver pensato di realizzare gli fu offerto davvero poco. Il regista si attivò dunque per trovare finanziamenti da ambienti diversi. Per questa raccolta fondi cercò di coinvolgere rappresentanti della politica ma anche della religione.
La proposta del documentario
Purtroppo il film non poté essere realizzato. Fu però l’amico Brookner a proporre l’idea di voler documentare questo lavoro con un sottotitolo che è poi diventato un modo di dire usato per descrivere la storia di un presidente degli Stati Uniti, Abram Lincoln riconosciuto come grande leader solo dopo la sua morte. Aveva liberato il Paese dalla schiavitù. La frase citata da Bob Wilson è: «A tree is best measured when it’s down».
Fonte – Benedetta Gucci, Il Resto del Carlino
Di Rachele Nigi
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