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Anastacia al Sequoie Music Park: la pantera del pop torna in Italia per celebrare 25 anni di carriera
Anastacia celebra 25 anni di carriera con il suo tour mondiale e fa tappa al Sequoie Music Park a Bologna. La “pantera del pop” torna in Italia, tra musica, rinascita e un legame speciale con il pubblico italiano.
«Non canto come Celine Dion. Ci ho provato. Ho cercato di sembrare Mariah Carey ma non riuscivo ad assomigliare a nessuno di quelli che volevo. Così, quando cantavo le mie canzoni, era come se dicessi: “Ecco chi sono”, semplicemente Anastacia».
Questo è ciò che afferma di sé la cantautrice statunitense Anastacia, all’anagrafe Anastacia Lyn Newkirk che ha segnato con la sua voce così riconoscibile il pop del nuovo millennio. Questa sera Anastacia si esibirà sul palco del Sequoie Music Park (ore 20.50, biglietti da 48 euro a 75 euro).
Il 12 marzo di quest’anno è iniziato, infatti, il suo tour da Barcellona che celebra i suoi 25 anni di carriera: il Not That Kind 25th Anniversary Tour – #NTK25. Il suo ritorno in Italia, con la data di Bologna, sancisce un legame molto profondo tra la cantante e il nostro Paese.
La carriera di un’icona
Anastacia è considerata una potenza, una forza della natura, la donna che ha segnato con la sua voce black la storia del pop e che vanta nel suo repertorio otto album in studio, due raccolte, tre dischi dal vivo e più di trenta singoli.
Nel 2000 Anastacia pubblica il suo primo singolo I’m Outta Love, riesce in poco tempo a scalare le classifiche di tutto il mondo ottenendo un successo globale. Il brano anticipa l’album Not that kind che, in occasione di questo venticinquesimo anniversario, è stato ristampato con alcuni speciali remix e una versione Atmos proprio di I’m Outta Love.
In seguito all’uscita del videoclip della canzone, il pubblico che, ascoltando la sua voce, aveva immaginato che potesse appartenere ad una cantante nera, rimane sorpreso nell’associare a quella voce una minuta ragazza bianca e bionda. Inizialmente, infatti, il music business non riesce a capire dove collocarla. Anastacia non a caso racconta al «The Independent»: «Non ero abbastanza femminile. Non ero abbastanza bianca, non ero abbastanza nera».
Una continua ricerca di un ‘collocamento in un’etichetta discografica’, eppure la sua idea di musica è chiara. Con l’uscita dell’album intitolato Anastacia, pubblicato il 29 marzo del 2004, viene sancita la nascita di un nuovo stile. Lei stessa definisce sprock una commistione di più generi. La sua musica sa unire soul, pop e rock. Nell’arco della sua carriera sono trenta milioni i dischi venduti.
La battaglia contro i due cancri al seno
La carriera della cantautrice è stata segnata dalla lotta contro malattie devastanti. Prima il morbo di Crohn poi il cancro al seno. Nel 2003, anno del suo tour mondiale, decide di sottoporsi ad una mastoplastica riduttiva al seno per risolvere il problema del peso che gravava su due ernie. Dopo i controlli scopre di avere un carcinoma al seno sinistro. La diagnosi viene rivelata al pubblico, trapela così la notizia sulla sua malattia e Anastacia è costretta ad affrontare questa battaglia alla luce del sole.
Si sottopone a sei settimane di radioterapia dopo essere stata operata d’urgenza di lumpectomiae. Nel frattempo la sua voce si indebolisce. Ciò le impedisce di registrare canzoni, di incidere nuovi dischi e di esibirsi. La sua carriera subisce una lunga sosta. Tuttavia Anastacia non si ferma e non si lascia abbattere, durante i mesi di cura, infatti, decide di fondare l’associazione The Anastacia Fund, nata per sensibilizzare il tema del cancro al seno e portare consapevolezza della malattia tra le giovani donne.
Proprio l’album Anastacia contiene due singoli che trattano della battaglia contro questo mostro instancabile, Where Do I Belong e Heavy on my Heart, i cui profitti sono stati devoluti all’associazione da lei fondata.
Nel 2013, tramite un comunicato, la cantautrice annulla tutte le date dei suoi concerti. La malattia si insinua nuovamente nella vita di Anastacia. Una diagnosi le conferma un secondo cancro al seno destro. L’assunzione di farmaci e antidolorifici le provocano un periodo di intensa depressione. Anche in questa occasiona la sua forza non la abbandona. Riesce a vincere la seconda battaglia e al GQ Men Of The Year Awards, proprio in virtù del coraggio dimostrato, le viene assegnato l’ambito premio Humanitarian Award: è la seconda donna ad aver ottenuto tale riconoscimento.
Il suo ritorno con Resurrection e il suo impegno sociale
Nel 2014 fa il suo ritorno con l’album Resurrection il quale contiene il singolo Stay, scritto lo stesso giorno nel quale ha ricevuto la cruda diagnosi. Con questo brano canta al mondo:
«I’m not ready to go just yet
So I’m gonna stay
But I’m gonna stay
Somewhere there’s an angel saying stay»
Un’autentica rinascita e resurrezione, maturata attraverso interventi chirurgici, periodi di profonda sofferenza e depressione e tutto il peso sia fisico sia emotivo che una malattia come il cancro può comportare.
Oggi la cantante confessa: «Quando hai il cancro non bastano un bel vestito e un po’ di make-up per farti stare bene con te stessa; la bellezza te la devi sentire dentro. Ma per me nessun problema, perché mi sento favolosa tanto come donna che come interprete». Anastacia rivela che la musica le ha salvato la vita, l’ha aiutata ad affrontare le sue battaglie.
Nel 2023 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione, ha stretto una collaborazione con i negozi Aldi, lanciando la propria linea di abbigliamento, Blue Motion. La moda, infatti, ha dichiarato avere un ruolo molto importante nel suo mondo perché proprio come la musica, riflette gli stati d’animo, esprime emozioni e ciò che siamo.
Il legame con l’Italia
Il concerto che si terrà stasera a Bologna è l’ennesima conferma di quanto Anastacia sia legata al nostro Paese. La prima volta in cui si esibì in Italia risale al 2001, quando fu ospite al Festival di Sanremo. Un’esperienza che ha ricordato affermando che: «Sanremo è un evento mediatico così grande che ne rimasi abbagliata». Anastacia descrive così il Festival della canzone Italiana, ripercorrendo l’esperienza televisiva. Presentò all’Ariston in quella occasione il suo singolo I’m Outta Love.
Quell’anno il Festival era condotto da Raffaella Carrà la quale, secondo quanto dichiarato dalla cantante, la accolse con spontaneità ed entusiasmo come se l’avesse conosciuta da sempre. Con la Carrà, la cantante americana mantenne uno stretto rapporto. Fu invitata inoltre in un altro programma condotto dalla showgirl, Carramba che sorpresa. Si esibì in quell’occasione circondata da un corpo di ballo composto da ballerini a petto nudo. «A pensarci bene– ricorda divertita Anastacia- solo lei riusciva a farti fare certe cose…».
La cantante ha poi collaborato con cantanti italiani del calibro di Luciano Pavarotti ed Eros Ramazzotti. Con quest’ultimo ha duettato nel 2006 nel singolo I Belong to you. Ha inciso una nuova versione della canzone Ti amo di Umberto Tozzi con il quale si è esibita a Radio Italia Live a Milano nel 2017.
Di questo rapporto con l’Italia Anastacia si è detta felice in quanto «emozionare gente che vive la musica col cuore– così come fanno gli italiani- emoziona innanzitutto me».
La pantera è tornata
Certamente stasera sul palco si presenterà al meglio sfoggiando il suo tatuaggio sulla schiena e le sue unghie colorate con toni accesi. Il suo stile eccentrico è stato preso come modello persino dalle drag queen e, come affermato da Anastacia stessa, ciò significa che «hai raggiunto la tua icona; il precipizio più alto
dell’essere una diva». La pantera è tornata. Il suo ruggito inconfondibile e la sua grande presenza scenica renderanno questo concerto uno spettacolo indimenticabile per tutti i suoi fan.
(Fonti: Il Resto del Carlino, Corriere di Bologna)
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