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Il Dall’Ara si accende per Mengoni: due serate sold-out e uno show tra arte e catarsi
Il tour di Marco Mengoni è uno spettacolo complesso e curato nei minimi dettagli, che fonde musica, narrazione e arti visive, ispirandosi alla struttura della tragedia greca.

Per celebrare i 15 anni di carriera del cantante Marco Mengoni sono stati venduti più di mezzo milione di biglietti per il suo tour negli stadi. Oggi, sabato 5 luglio, e domani, il cantante sarà allo Stadio Dall’Ara. Entrambe le date sono sold-out.
È un tour studiato a fondo e curato nei minimi dettagli che ha come obiettivo quello di coinvolgere il pubblico, portandolo sul palco. I nuovi arrangiamenti si intrecciano con le decorazioni dell’asta del microfono, i suoni di fondo sono indispensabili per dare risalto alla sua voce, colori diversi illuminano il palco e la scelta dell’immagine singola è fondamentale per racchiudere l’essenza della vita. L’artista ha curato personalmente la scaletta delle canzoni, le luci, il design della produzione e i costumi di scena.
Il tour-concept di Mengoni: ricostruire la vita tra musica catartica e arte
Il tour che farà il giro degli stadi contamina il pop con la narrazione e l’opera, utilizzando i canoni della tragedia greca. Una scelta che Mengoni ha fatto con il suo produttore e direttore artistico Giovanni Pallotti. Il live di Marco Mengoni, infatti, è stato pensato e suddiviso in più sezioni basandosi proprio sulla struttura della tragedia antica: prologo, parodo, episodi, stasimi, esodo e catarsi. Un vero e proprio spettacolo che si trasforma in una sinergia di arti a sostegno della musica. Uno show che assume un valore catartico sia per il cantante sia per il pubblico.
I concerti vengono concepiti come emblema dell’identità del cantante. Rappresentano la somma della sua esperienza di vita, di ciò che ha imparato negli anni. La musica diventa per Mengoni lo strumento per comprendere a fondo il mondo e per trarne consapevolezza, trasmettendo così la propria visione della realtà. Un evento che celebra la ricostruzione della vita. «La vita è un necessario processo di decostruzione per ricostruire, e lo stesso avviene alla società. La mia musica è il mio modo per raccontare tutto ciò e rendermi consapevole, trovando la bellezza anche nella fragilità» ha dichiarato il cantante.
Il ritorno sul palco di Mengoni e la sua rinascita
L’inizio del tour e il suo ritorno sul palco sono un momento di rinascita. Una risalita in superficie dall’abisso del dolore nel quale per un anno è sprofondato. La perdita della madre lo ha segnato profondamente, un vuoto che sembrava troppo grande da colmare. Il senso dello show è proprio questo: rappresentare il passaggio attraverso i momenti difficili, i cicli di crollo che tutti noi ci troviamo ad affrontare e dalle rovine iniziare la ricostruzione. Scavare e rimuovere ciò che è superfluo, rimettere i pensieri in ordine e ricominciare, questa è la chiave.
In uno dei monologhi del live, Marco Mengoni si confida, confessando apertamente: «L’abisso era diventato un luogo come un altro in cui trascorrere le mie giornate perché non importava dove, non passava il tempo. Non capivo più il senso, e forse non lo capirò mai. Ho tirato fuori la testa dall’acqua, da un’apnea crudele. Chiuso nella camera iperbarica dei miei pensieri».
Durante la performance non mancano momenti di riflessione profonda, di confessione intima. Il fine è quello di creare un’armonia connessa con il pubblico per poter mandare messaggi importanti e sentiti ma sempre a modo suo, «con umiltà e gentilezza, senza imporre giudizi».
Musica al centro: la scaletta si intreccia tra citazioni, singoli estivi e brani più celebri del cantante
Sul palco si esibiscono insieme all’interprete 13 musicisti. La musica è al centro e viene accompagnata da citazioni ad intermittenza. Tanti sono i riferimenti da Black hole sun dei Soundgarden ne La valle dei re, Jovanotti in Hola, Amarsi un po’ di Lucio Battisti in Mandare tutto all’aria (realizzata in collaborazione con Calcutta, Davide Petrella e Andra Suriani) fino a Ordinary world dei Duran Duran ne L’essenziale.
Nella scaletta sono presenti anche canzoni come Sto bene al mare, la leggera hit estiva con Rkomi e Sayf, tuttavia alludendo a cosa sta succedendo «all’altra parte del mare»,
Anche quest’anno Mengoni ha proseguito il suo impegno con WAMI, sostenendo un nuovo progetto che porterà dieci milioni di litri d’acqua potabile alle comunità dello Sri Lanka. Un gesto che si aggiunge ad altre iniziative importanti e concrete realizzate dall’artista in Tanzania ed Ecuador.
In autunno, il cantante si esibirà nei palazzetti. Atteso il suo concerto anche alla Vitrifrigo Arena a Pesaro, fissato per il 21 e il 22 ottobre e all’Unipol Arena di Casalecchio che si terrà il 24 e il 25 ottobre.
(Fonte: Il Resto del Carlino)
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Alessia
6 Luglio 2025 at 14:09
❤️❤️❤️❤️❤️artista a 360°