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Si alza il sipario per la nuova stagione del Teatro Dehon tra classici, novità e grandi interpreti

Il Teatro Dehon inaugura una nuova stagione ricca di appuntamenti imperdibili, con star del calibro di Ornella Muti. Tra spettacoli di teatro di narrazione, commedie, musica live e progetti dedicati all’inclusione, il cartellone promette emozioni e grande partecipazione.

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Al Teatro Dehon si accendono i riflettori per una nuova stagione. Un vero e proprio parterre di stelle è pronto a calcare le scene del teatro bolognese.

Da Ornella Muti a Maria Grazia Cucinotta, passando per Enrico Bertolino e Giuseppe Giacobazzi si prospetta una stagione da record con un ricco cartellone che cercherà di superare i trionfi della stagione dell’anno scorso che il direttore artistico Piero Ferrarini non ha esitato a definire: «la migliore degli ultimi 40 anni».

I dati, 53.000 spettatori complessivi distribuiti su 174 giornate di programmazione, con una media di 300 presenze a replica, confermano l’affetto del pubblico e il successo della proposta teatrale e del suo intrattenimento. Ora il sipario è pronto ad aprirsi di nuovo con un programma già carico di attese.

“Mangiami, mangiami!” apre la stagione del Teatro Dehon

Si parte il 27 settembre con una prima assoluta: ad aprire la nuova stagione del Teatro Dehon sarà la commedia Mangiami, mangiami! dell’autore francese Olivier Lejeune, mai rappresentata prima nel nostro Paese.

Ottobre in scena con Ornella Muti e molti altri

Il 2 ottobre sotto i riflettori sarà presente Emanuele Montagna con “Le nostre prigioni”, toccante adattamento del testo del magistrato Dino Petralia che affronta con lucidità e profondità il dramma dei suicidi nelle carceri italiane. Un’opera che ha ricevuto l’apprezzamento anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La stagione si apre sotto il segno del teatro di narrazione, con una presenza d’eccezione: Ornella Muti inaugura il cartellone il 3 ottobre con il suo toccante monologo autobiografico Racconti di Cinema, un viaggio personale tra set, memorie e sogni.

Il calendario teatrale si arricchisce di nuove proposte di grande richiamo. Il 9 ottobre sarà la volta di Ettore Bassi con El fùtbol, uno spettacolo che promette di unire passione sportiva e racconto emotivo.

Novembre: Il cabaret spirituale di Matteo Belli

Il 7 e 8 novembre, invece, salirà sul palco Matteo Belli che debutterà in prima nazionale con “Solità”, da lui stesso definito un «cabaret spirituale», preceduto da un laboratorio teatrale che evidenzia l’anima partecipativa e coinvolgente di questa stagione del Teatro Dehon.

“Ti amo o qualcosa del genere”

Il Teatro Dehon continua a puntare sulla commedia contemporanea con un programma di eventi che mescola sapientemente leggerezza, ironia e talento. A tornare sul palco bolognese il 21 novembre saranno Tiziana Foschi, Milena Miconi, Samuel Peron e Diego Ruiz con “Ti amo o qualcosa del genere”, un brillante gioco di equivoci e sentimenti che promette di conquistare il pubblico.

Un tributo al soul per il Porretta Soul Festival

Ci saranno anche tributi musicali, tra cui spicca l’omaggio alla musica soul: il 28 novembre sarà protagonista la Bononia Sound Machine, accompagnata da Graziano Uliani, fondatore e anima del celebre Porretta Soul Festival, in una serata che promette groove e grande energia dal vivo

Dicembre: Dal tango alla sinfonia rock

Il 5 dicembre, invece, il palco ospiterà Maria Grazia Cucinotta con Malèna e il tango, un viaggio tra emozioni intense e suggestioni musicali.

Spazio anche alla musica dal vivo con la tappa del nuovo tour del leggendario Banco del Mutuo Soccorso (6 dicembre), cui seguiranno le esibizioni di Dardust e Massimo Di Cataldo, per un’offerta culturale che si preannuncia ricca e variegata.

Tra ‘La Scommessa’ e la commedia brillante di Ayckbourn

Attesa è anche la performance di un trio d’eccezione: Gaia De Laurentiis, Fabio Ferrari ed Emanuele Barresi i quali si esibiranno in La Scommessa. Dramma ridicolo in due atti.

Mentre il 20 dicembre è la volta di Sinceramente bugiardi del maestro della commedia inglese Alan Ayckbourn. L’opera sarà interpretata tra un susseguirsi di malintesi e colpi di scena da Max Pisu, Matteo Pisu, Valeria Lo Verso e Roberta Petrozzi. 

Gennaio: Omaggio a Margherita Hack e Bizzarri porta il sorriso

Il 15 gennaio, Giorgia Trasselli sarà accompagnata da un’orchestra dal vivo. Porterà in scena Margherita Hack – Una donna piena di cielo, un omaggio alla celebre astrofisica, raccontata attraverso musica e parole.

Il 23 gennaio sul palco bolognese i riflettori saranno puntati sulla compagnia di Mi è scappato il morto di Andrea Bizzarri.

Un grande classico rinasce: Anna Karenina il 6 marzo

Tra gli appuntamenti da segnare in agenda spicca il grande classico Anna Karenina che andrà in scena il 6 marzo, rivisitazione in chiave moderna firmata da Alberto Bassetti e diretta da Filippo D’Alessio. 

Le ragazze sono tornate 

A stuzzicare l’interesse del pubblico è anche l’insolito trio («strano trio») composto da Fioretta Mari, Corinne Clery e Fiordaliso, protagoniste della commedia Le ragazze sono tornate. Una commedia teatrale scritta e diretta da Diego Ruiz che racconta storie di donne, spesso con un mix di ironia, dramma e momenti di introspezione.

Fantateatro per i più piccoli

I più piccoli saranno invece i destinatari dell’attività curata da Fantateatro, che accompagnerà bambini e famiglie con 12 spettacoli programmati da ottobre ad aprile, in un percorso di fantasia, educazione e coinvolgimento teatrale.

La collaborazione con Casa dei Risvegli 

Per il ventesimo anno consecutivo inoltre si rinnova la collaborazione con Casa dei Risvegli – Gli Amici di Luca, grazie all’impegno di Fulvio De Nigris e Maria Vaccari. E’ un progetto che porta sul palco i temi dell’inclusione, dell’umanità e della forza del teatro come strumento di espressione per tutti. Prende così forma nella rassegna “Diverse abilità in scena”. 

Il Teatro Dehon tra cura, cultura e natura

Da quest’anno, il Teatro Dehon prende parte attivamente ad un’iniziativa strategica, “Tra cura, cultura e natura”, volta a rafforzare e ottimizzare i rapporti tra istituzioni, terzo settore e realtà teatrali bolognesi. Un passo importante che conferma il ruolo del Dehon come presidio culturale attento al tessuto sociale e al dialogo con il territorio, in un’ottica di collaborazione e crescita condivisa

(Fonte. Il Resto del Carlino, Amalia Apicella)

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