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Steve Hackett porta i Genesis a Milano con lo show “Genesis Greats”
Steve Hackett torna a Milano con Genesis Greats, un concerto-evento dedicato alla storia dei Genesis. Sul palco degli Arcimboldi porterà brani leggendari come Supper’s Ready e una selezione da The Lamb Lies Down on Broadway.
Domani sera, Steve Hackett, storico chitarrista della band inglese, Genesis, si esibirà al teatro degli Arcimboldi di Milano, in uno show che intratterrà il pubblico per circa tre ore. Il live intitolato Genesis Greats vuole celebrare la storia di questo gruppo musicale del quale Hackett ha vissuto gli anni migliori.
Uno spettacolo monumentale
In una intervista di presentazione del tour europeo che farà tappa a Milano, il musicista che è stato il pioniere della finger tapping, tecnica che egli ha applicato per primo sulla chitarra elettrica, ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere come spunto per questo spettacolo definito “monumentale” una delle opere più complesse dei Genesis, ovvero The lamb lies down on Brodaway. L’album, uscito nel 1974, ha spiegato il chitarrista settantacinquenne è «particolarmente vario, poiché segue una trama insolita. Ho sentito il bisogno di creare qualcosa di appassionato e progressive con una storia che avrebbe portato le persone in un viaggio trascendentale in quell’atmosfera di magica meraviglia fiabesca ed epica di quel disco».
Supper’s Ready e altri capolavori: la scaletta italiana del tour
Nella scaletta Hackett rivela che sono stati inseriti altri brani noti al pubblico come Supper’s Ready, Firth of fifth e Los Endos. Di essi ha spiegato che, pur aggiungendo il suo personale tocco e brevi improvvisazioni, ha voluto rimanere fedele agli arrangiamenti originali per non alterarne lo spirito con cui tali canzoni sono state create. Rispetto ai tour precedenti l’artista ha spiegato che questa sarà l’ultima opportunità per gli spettatori italiani di ascoltare brani come Supper’s Ready. Il brano è stato suonato solo l’anno precedente nel nostro Paese, pur essendo uno dei singoli più amati. Questo perché, ha detto: «A volte scelgo solo diversi brani speciali da un album. Ce ne saranno nove da The lamb lies down on Broadway».
Alla domanda se ci sarà mai una reunion, Hackett ha risposto in modo vago. «Non è impossibile ma immagino che sia improbabile». In passato, ha confessato il chitarrista, c’è stato un tentativo che poi non si è concretizzato così come anche su un probabile coinvolgimento di alcuni ex membri della band. Hackett ha rivelato che, nonostante le richieste da lui avanzate, le numerose remore e titubanze lo hanno fatto desistere. «Del resto– ha proseguito- non volevo ricostruire il passato ma creare un progetto mio tutto nuovo».
Il legame con l’Italia
Il musicista ha parlato del suo legame con l’Italia e della popolarità che egli ha nel nostro Paese. Ha raccontato, infatti, che fin da piccolo è stato un appassionato dell’opera e del belcanto. «Adoro Puccini, Verdi, Scarlatti, Albinoni e anche Vivaldi». Anche per questo motivo Hackett si è detto entusiasta di tornare a suonare ed esibirsi in Italia.
(Fonte: Corriere, Paolo Carnevale)
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