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La Virtus Bologna perde in overtime la sfida contro la Reyer Venezia: 85-84 il risultato finale

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Foto Virtus Pallacanestro


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 84 – 85 (23-15, 40-35; 80-80)

Virtus Segafredo: Cordinier 7, Lundberg 0, Belinelli 24, Pajola 13, Dobric 6, Mascolo 2, Cacok 2, Shengelia 13, Hackett 8, Polonara 0, Dunston 0, Abass 9. All: L. Banchi

Umana Reyer Venezia: Tessitori 7, Spissu 4, Casarin 4, De Nicolao 3, O’Connell 0, Janelidze 0, Parks 7, Brooks 8, Wiltjer 14, Vanin 0, Brown JR 13, Tucker 25, Tessitori 3. All: Spahija

QUI LE STATISTICHE COMPLETE

Kappaò in volata per la Virtus Segafredo Bologna che esce battuta dalla sfida casalinga di campionato giocata contro Venezia. Le Vu Nere, approcciata male la gara, sono in più occasioni riuscite a restare a contatto dell’avversario dando solo nell’overtime la sensazione di poter ribaltare una situazione, da subito favorevole alla Reyer. Arrivata a Bologna con grandi motivazioni, la formazione veneta ha sfruttato il calo fisico e mentale della Segafredo, reduce da un doppio turno di EuroLega piuttosto impegnativo, che ha trovato solo a sprazzi il bel gioco, pagando però a caro prezzo delle percentuali al tiro deficitarie. Fuori dalle rotazioni Smith, ancora per scelta tecnica, coach Banchi ha dovuto fare a meno anche di Cacok, poco brillante nei nove minuti in cui si è visto in campo, e di un Cordinier apparso stanco e poco lucido. Salvare qualcuno nella prestazione oggi viene difficile, forse Pajola per la grinta mostrata in uno dei vari tentativi di rimonta e Belinelli che ha preso molti tiri segnando spesso i canestri necessari a riaccendere l’ambiente. Tempo per pensare a questa sconfitta chiaramente non ce n’è perché il calendario ricco di impegni obbliga la Virtus Bologna a guardare già avanti perché martedì sera ci sarà un’altra sfida durissima di EuroLega contro l’Olympiacos, prima della trasferta di giovedì sera contro il Valencia.

LA CRONACA.

Avvio di partita soft per la Virtus Segafredo Bologna che, oltre alle brutte percentuali al tiro, ha faticato a contenere uno straripante Rayjon Tucker, autore di dieci punti in sette minuti. Il break subito dalle Vu Nere si è fatto pesante quando Venezia è riuscita a scappare via trovando anche il più tredici (23-10). Con un mini parziale di 5-0 firmato da Belinelli, la Segafredo è riuscita a chiudere il primo quarto sotto 23-15. Tra alti e bassi, però, la Virtus si è rifatta sotto ricucendo lo strappo fino al meno due. Fondamentale nel secondo quarto è stato l’apporto di Shengelia, bravo a sfruttare la fisicità sotto canestro per trovare i punti che mandano la Segafredo negli spogliatoi distante appena cinque punti dall’avversario.

Al rientro in campo coach Banchi ha provato a mettere il quintetto generalmente visto in EuroLega ma, come accaduto nel primo tempo, è stato l’approccio ad essere sbagliato. Le Vu Nere, infatti, hanno continuato a faticare in attacco mentre la Reyer, sfruttando le oggettive difficoltà dell’avversario, ha spinto sull’acceleratore ritrovando anche la doppia cifra di vantaggio. Il ritmo alto tenuto da entrambe le squadre ha permesso di assistere ad una bagarre senza interruzioni di colpi in cui la Segafredo, con pazienza, ha ricucito ancora lo strappo tornando in parità con le triple di Abass ed i canestri importanti di uno scatenato Pajola. Tornata a più dieci in avvio di quarto quarto, la Reyer ha provato a chiudere la sfida ma le Vu Nere, in un finale ricco di colpi di scena e di discutibili scelte arbitrali, hanno chiuso il gap nel modo più rocambolesco possibile mandando la partita all’overtime. Nei cinque minuti aggiuntivi la squadra di coach Banchi ritrova il vantaggio, dopo l’iniziale 3-0, dando l’idea di poter chiudere il match. Per diversi minuti, però, il risultato rimane inchiodato sull’84-83, con la Virtus che forse si è accontentata di tirare solo da tre punti. Il canestro di Wiltjer a meno di 20’’ dalla fine ha riportato sopra la Reyer ma l’ultimo tiro del match è stato delle Vu Nere. Il tiro di Shengelia allo scadere si è poi spento sul ferro regalando a Venezia il successo.

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