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Dell’Aquila e il Leone S3 #17 – Le sfidanti

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Se l’attualità biancoblu non offre particolari spunti di riflessione perché tutto continua a girare decisamente bene settimana dopo settimana, vale la pena cominciare a dare uno sguardo alle formazioni che duelleranno con la Fortitudo nella seconda parte di stagione. Tra quelle già incontrate nel girone e quelle appartenenti al “verde”, quali squadre si candidano alla promozione e, senza più alcun dubbio su ambizioni ed obiettivi, a sfidare Fantinelli e compagni? Esclusa la stessa Flats Service, a gennaio, quindi prima dell’ipotetica rivoluzione sul mercato, la rosa si estende a 7.

TRAPANI: 

La padrona assoluta dell’altro girone, solidissimamente in vetta alla classifica ed imbattuta da 14 giornate. Gli squali siciliani hanno messo in chiaro da tempo dove vogliono arrivare, sottolineandolo ogni domenica. La sua regular season, che conta solo un inciampo contro Cantù risalente al 21 ottobre, è stata fin troppo facile aprendo il dibattito sulla differenza di competitività tra girone rosso e verde. Sebbene, effettivamente, uno scarto di talento ci sia, Trapani non sbaglia un colpo da quasi tre mesi e non può non partire nei playoff dalla posizione del ranking numero 1. Il roster parla da sé: pieno di punti sugli esterni e solido sotto le plance. Dall’esperienza di Imbrò, Mian e Marino all’imprevedibilità di Mobio e Notae fino alla stazza di Horton. Coach Parente ha amalgamato la macchina perfetta. Possono essere messi in difficoltà? Forse sì ma ci è riuscita solo una squadra in una sola occasione. Anche se fossero stati fin dall’inizio a confrontarsi con Fortitudo, Forlì e Udine, la sensazione è che la posizione in classifica non differirebbe di molto. 

FORLI’: 

La storia recente precede lo score della stagione in corso. I romagnoli si confermano al vertice del campionato per l’ennesimo anno, sarà quello buono per portare fino in fondo il sogno della massima serie? Questa volta, stando almeno al cammino dei primi mesi, sarà molto più dura e non tanto per un indebolimento nei propri effettivi ma per il miglioramento degli altri. La forza del gruppo resta il miglior motore per i forlivesi che girano sempre nello stesso modo con lo stesso allenatore. Quali dettagli la rendono meno temibile di un anno fa? Gli scontri diretti. Contro Trieste, Verona e Fortitudo sono arrivate tre delle quattro sconfitte stagionali che rischiano di averle fatto perdere definitivamente la prima posizione in stagionale regolare, fatto non grave ma segno di un team con alcuni fianchi scoperti quando le gare contano. 

UDINE: 

Velleità ed aspettative simili a quelle di Forlì ma con due sconfitte in più. I nomi di spicco, come in ogni stagione dei bianconeri, abbondano tanto quanto le prestazioni che hanno fatto storcere il naso al pubblico friulano. Tanti punti nelle mani che hanno fatto della formazione di Vertemati la più offensiva del girone rosso e al tempo stesso concesso molto agli avversari. Percorso quasi netto contro le “piccole” del campionato mentre alti e bassi con le “big”. Si prenda ad esempio il doppio confronto con la Fortitudo: polverizzata all’andata ma equilibri ribaltati al Paladozza. Gaspardo, Clark &co. fermati a 54 punti. Fase due della stagione da seguire con attenzione anche perché, quest’anno, la pressione non sarà concentrata su di loro. 

CANTU’: 

Squadra consolidata e, se possibile, pure rafforzata rispetto a quella che lo scorso giugno a solo sfiorato il ritorno in LBA. Grandi, grandissimi nomi che, anche se in fase discendente della carriera, marcano eccome lo scarto in A2. Baldi Rossi e Burns per dirne due, Moraschini per aggiungerne un terzo arrivato a stagione in corso. La qualità non manca e le opzioni sono molteplici anche se qualche incidente di percorso c’è stato. Unica per il momento a battere Trapani, dovrà emergere ancor più il talento e l’esperienza dei singoli quando il gioco si farà duro, perché Cantù difficilmente uscirà di scena presto. 

TRIESTE:

Se c’è una squadra che può letteralmente cambiare volto nel momento clou della stagione, questa è Trieste. Una regular season non all’altezza delle aspettative (altissime in partenza) ha fatto scendere la squadra di Christian nelle gerarchie del girone ma attenzione massima ai biancorossi. Hanno probabilmente il miglior materiale della categoria, se gestito bene possono eliminare tutta la concorrenza. Reyes, Candussi, Ruzzier, Filloy, Brooks per citare alcune delle bocche da fuoco temibili per qualsiasi difesa. Se abbiano tirato un po’ il freno a mano fino ad adesso lo si scoprirà nelle prossime settimane. 

VERONA:

Unica ad essere uscita vincitrice dal Paladozza in questa stagione, il roster di coach Ramagli non può dirsi il migliore del girone ma certamente quello maggiormente in grado di scombinare le carte e far saltare il banco. Penna ha preso in mano le manovre di gioco con maestria ed esperienza, Devoe si  è confermato un ottimo finalizzatore, la coppia di lunghi Esposito-Murphy è intrigante, oltre che efficace. Potrebbe mancare un po’ di expertise collettivo, quello ce l’ha il coach e dovrà essere bravo a trasmetterlo agli interpreti in campo. 

TORINO: 

Messa come contender alla promozione anche se parte due gradini indietro rispetto alle dirette avversarie. Essendoci due posti in palio, è giusto inserire anche l’attuale terza forza del girone verde. La conoscenza del campionato e delle sue fasi di Ciani e dei suoi veterani Cusin, Pepe e De Vico non li può togliere dalla lotta per il vertice. Kondre e Donte sono gli americani giusti al posto giusto che fanno di Torino la classica ottima squadra di A2. Nel 2024 probabilmente non basta anche se il campionato fino a questo momento è andato come doveva andare, in linea con le aspettative.

 

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