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Racconti Rari – Giorgia Galbani, un argento all’Universiade tra i pali della Rari Nantes

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Racconti Rari – L’estate ha portato novità tra i pali bolognesi: Giorgia Galbani, classe 2002 proveniente dalla Sis Roma, ha accettato la sfida propostale dalla retrocessa Rari Nantes Bologna, quella di difendere i suoi pali nella stagione di serie A2 2023/2024. Un passaggio dovuto non solo alla velleità pallanuotistiche della romana, ma anche al suo percorso universitario, che la portiera rossoblù ha ammesso di voler proseguire proprio nel capoluogo emiliano. L’atleta, che nell’ultima stagione ha disputato con la compagine capitolina le finali scudetto cedendo al fortissimo Orizzonte Catania, ha nel proprio bagaglio d’esperienze anche l’esordio in Champions League e l’argento con la nazionale universitaria di Aleksandra Cotti nell’Universiade di Chengdu, dove il Setterosa è uscito sconfitto solo nella partita finale con le padrone di casa cinesi. L’elemento adatto, secondo mister Andrea Posterivo, per difendere la porta bolognese nella prossima stagione di serie A2, dove la Rari Nantes si presenta ringiovanita (Veronica Perna, capitana ed elemento più “anziano” del gruppo, ha solo 23 anni) ma con elementi di grande esperienza tra le proprie file.

Giorgia, inseritasi immediatamente nei meccanismi e nello spogliatoio felsineo, ha raccontato le ultime esperienze tra Roma e Chengdu, proiettando poi le sue ambizioni per l’anno che verrà coi colori della Rari Nantes:

Sei reduce da un’annata piena di esperienze e di successi, come le finali scudetto con la Sis Roma e l’Universiade di Chengdu, dove siete tornate in Italia con un argento al collo. Come descriveresti il tuo ultimo anno sportivo?

«L’ultimo anno alla Sis Roma è stato bellissimo, sono cresciuta moltissimo, tanto quanto atleta quanto come persona, e lo porterò per sempre nel mio cuore. L’Universiade di Chengdu è stata un’esperienza meravigliosa che non dimenticherò mai: ho avuto la possibilità di viaggiare dall’altra parte del mondo facendo la cosa che più amo al mondo, giocare a pallanuoto, e ci siamo anche tolte la soddisfazione di vincere una medaglia».

Hai deciso di passare da una serie A1 ad un’A2, scegliendo Bologna: cosa ti ha spinto a trasferirti qui?

«La scelta di quest’estate di trasferirmi a Bologna è stata dettata sia dalla pallanuoto, sia dall’università: l’idea che mi ero fatta dell’ambiente mi stimolava molto, e dopo aver parlato con mister Posterivo, che mi ha trasmesso sin da subito ottime sensazioni, ho preso la decisione di buttarmi in una nuova avventura e venire a giocare qui. Ho grandi aspettative per questa stagione, sono pronta a dare il meglio di me, a divertirmi e a disputare un bel campionato, che secondo me ci farà divertire».

Hai cambiato squadra, casa, abitudini: come stanno andando le prime settimane a Bologna?

«Lo spogliatoio è fantastico, mi trovo bene con tutte, sia con le ragazze in piscina, sia con le mie coinquiline, che sono state subito accoglienti e con le quali ho stretto da subito un bel legame. Mi sto ambientando bene, Bologna è una bellissima città e soprattutto è adatta a persone giovani come noi».

Non solo pallanuoto: stai per conseguire la laurea presso l’Università di Roma, e sei pronta a continuare con la magistrale proprio qui, all’Alma Mater.

«Sto ancora studiando presso la facoltà di Sociologia di Roma e mi mancano 4 esami, per cui sto cercando di concentrarmi più possibile per riuscire a laurearmi. La mia ambizione per il futuro è quella di conseguire un master in Criminologia, materia che mi affascina da sempre, e vorrei studiare proprio qui a Bologna, dove il corso di studio è ottimo. Questo fattore, nella mia scelta di trasferirmi a Bologna, ha influito tantissimo. Sono sempre stata abituata a studiare ed allenarmi parallelamente, per cui vivo questo mio stato di studentessa-atleta come la normalità, e sono abbastanza soddisfatta dei risultati che sinora ho raggiunto».

 

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