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The Day After – 10 Feb

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Dai Diamanti non nasce niente…

La vittoria di Torino in questa sorta di remake di “ Mezzogiorno di fuoco” è stata in fondo l’ennesima prova di quanto il calcio sia il più imprevedibile degli sport: trovare il senso di una vittoria, la quarta stagionale, arrivata all’indomani della partenza dell’uomo di punta dell’organico, è in effetti un’impresa talmente ardua da spaventare anche il più profondo ed esperto dei filosofi.

Ma come, si chiederà il tifoso calcistico medio, vendono il più forte e la squadra torna a vincere ( per di più in casa della settima in classifica)? Cosa vuol dire tutto questo?

A dire il vero, una spiegazione plausibile e definitiva non c’è: perché sostenere che Diamanti fosse il colpevole è una corrente di pensiero tanto ingiusta quanto irrazionale. Al limite, magari, può passare che con l’assenza del fantasista pratese, partito giovedì, la squadra abbia trovato una compattezza ed un’unità prima inesistenti, scoprendo nuova linfa vitale, ma da qui a dire che tutti i problemi siano risolti ce ne passa.

Sulla vittoria di oggi in fondo non si deve  star troppo a riflettere: va presa per quello che è. Insperata, sudata fino al novantesimo e resa anche tale dalla dea Bendata, oggi sorridente ai colori rossoblù. Tre punti inattesi arrivati grazie ad una complicata serie di circostanze, coadiuvata da una splendida prova di gruppo per l’impegno e la corsa profusi in campo, senza ovviamente scordarsi dello splendido supporto fornito sabato mattina  a Casteldebole dall’orda di tifosi rossoblù (quasi duemila), fantastici e commoventi nello stringersi intorno alla squadra nel momento forse più difficile.

Che dire, questo successo è stata la proverbiale boccata d’ossigeno, fondamentale per far rifiatare una squadra in apnea dall’inizio del campionato: guai però a rilassarsi e cantare vittoria, perché, come tutti sanno, il cammino verso la salvezza, è ancora lungo ed irto di ostacoli.

Una cosa è certa: se tutte le domeniche il Bologna disputasse prestazioni di tale intensità, salvarsi diventerebbe la più facile delle pratiche; in effetti, per seguire la tradizione, sarebbe bello ritrovarsi ogni sabato mattina a Casteldebole, (dato il successo e la fortuna avute da questa iniziativa) per sostenere questa squadra ormai priva di talenti puri, ma vogliosa di combattere e dare battaglia fino all’ultimo, anche senza personaggi di spicco.

“ Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior…” in effetti mai versetto come quello scritto da Fabrizio De Andrè, fu più azzeccato per descrivere al meglio le caratteristiche del Bologna 2013-2014.

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