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L’uomo della partita – Adama Soumaoro

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Bologna FC 1909


Fermi tutti, da qui non si passa. Nell’anticipo serale della 26esima giornata, il Bologna ferma sullo 0-0 la Lazio di Maurizio Sarri, e lo fa nel segno del gigante francese che, insieme al compagno di reparto Jhon Lucumì, si è reso protagonista di una prestazione pressoché perfetta. Dopo 5 partite senza una maglia da titolare, Adama Soumaoro è tornato e lo ha fatto alla grandissima, sfornando una prestazione impeccabile contro uno dei migliori attacchi del campionato, seppur privo di Immobile, e dimostrando quanto meriti un posto tra i primi 11 a scendere in campo. Nessuna sbavatura per lui, zero contrasti persi e tanta concretezza. Un rientro fondamentale il suo per i rossoblù che, grazie all’ottima prestazione contro i biancocelesti, ottengono il quinto clean sheet stagionale, guadagnando un prezioso punto nella corsa Europa. Una partita che si è aperta con la premiazione di Thiago Motta come miglior tecnico del mese di febbraio e con tanti punti di domanda sulla formazione scelta dall’allenatore del Bologna. L’italo-brasiliano ha infatti deciso di lasciare entrambi i propri centravanti in panchina, con la scelta di Musa Barrow come prima punta, facendo storcere il naso a parecchi tifosi rossoblù. Ma alla fine il suo Bologna ha giocato un’ottima partita, intensa e ordinata, rischiando solo in un paio di circostanze di subire gol e sfiorando la rete prima con il clamoroso palo di Ferguson a pochi metri dalla porta, e poi con due conclusioni davvero pericolose di Barrow. Anche la scelta di Aebischer come sostituto di Orsolini è stata azzeccata, con lo svizzero autore di una buona partita dopo diverse gare in panchina. Insomma, tanto coraggio per Motta che ha deciso nuovamente di lasciare giù Marko Arnautovic, senza nemmeno farlo scaldare esattamente come la settimana scorsa a Torino. La politica di Thiago è ormai chiara: chi non è al 100% non gioca, non importa chi tu sia. Potrà piacere o no, ma finchè i risultati sono questi è difficile muovere delle critiche ad un allenatore che, da quando siede sulla panchina del Bologna, ha collezionato 30 punti in 20 partite. Un ritmo da Europa o quasi, che i rossoblù dovranno riuscire a mantenere fino alla fine del campionato per potere ambire al settimo posto. Di certo il rientro di Soumaoro aiuterà la squadra ad avere più solidità difensiva, dando così quella tranquillità in più che potrebbe aiutare tutti a fare grandi prestazioni. Basta leggere i numeri del francese per capirne l’importanza: 85 passaggi riusciti su 86, nessun contrasto aereo perso, nessun dribbling subito e zero gol incassati. Lui e Lucumì formano una coppia di altissimo livello e, con tutto il rispetto per un buon giovane come Sosa, la presenza in campo del francese fa tutta la differenza del mondo. Perché oltre a giocare bene, avere di fianco uno come lui fa giocare bene gli altri, a partire dal portiere. Un rientro cruciale quindi, che servirà tantissimo anche nella insidiosa trasferta di Salerno domenica prossima. Una partita che il Bologna dovrà obbligatoriamente vincere per tenere il passo delle proprie avversarie, e farlo con Adama in campo aumenterà sicuramente le possibilità di riuscirci.
 

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