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Il Corriere di Bologna – Fenucci: ”Il calcio merita più rispetto”

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1000 cuori rossoblu - Valentino Orsini


Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 15 i giocatori della prima squadra del Bologna potranno tornare ad allenarsi a Casteldebole, ma solo individualmente.
Dopo quasi 60 giorni dallo stop, ecco che Casteldebole dà un assaggio di riapertura.
I rossoblu sono la seconda squadra a tornare nel proprio centro tecnico, dopo il Sassuolo che ha ripreso ieri ad andare al Mapei Football Center.

I giocatori torneranno a calcare il campo del centro tecnico Niccolò Galli a turni scaglionati, per rispettare le norme del distanziamento sociale. Coloro che ancora per il momento non potranno tornare a Casteldebole sono Dijks, Krejci e Danilo. I primi due devono stare ancora in isolamento dopo essere tornati dall’estero, mentre Danilo deve ancora tornare a Bologna.

Non sarà presente alcun membro dello staff tecnico, si svolgeranno sedute minimal e non si potranno usare né palloni né attrezzi.
Nelle prossime due settimane i giocatori dovranno sottoporsi a visite mediche generali a Clinica Villalba.
Per i test e i tamponi occorrerà aspettare un po’: verranno svolti solo quando e se riprenderanno effettivamente gli allenamenti di gruppo.

Per quello che riguarda la ripresa del campionato, è ancora tutto molto incerto.
Pochi giorni fa, il Ministro dello Sport Spadafora ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook:” della ripresa del campionato per ora non se parla proprio”. Insomma, parole forti.

A riguardo ha parlato l’ad del Bologna Claudio Fenucci ieri a Radio24:” Il calcio non può essere trattato così. A prescindere del suo aspetto sociale, il calcio è un’industria che muove 14 miliardi di euro, e vale oltre l’1% del Pil; merita rispetto per i suoi contenuti economici”. 
La posizione di Fenucci sembra essere quella comune di tanti altri dirigenti:” Non bisogna dimenticare che lo sport italiano vive per il 32% con le tasse versate dal calcio. La demagogia e il populismo lo vedono come un settore di ricchi privilegiati, ma in realtà è un’azienda che tessera un milione di persone e fa grande spettacolo”.
La battaglia contro il pregiudizio non è mai stata e mai sarà difficile da vincere.

Tuttavia, già tornare ad allenarsi individualmente è un passo in avanti:” Anche la semplice apertura dei campi ha portato a generare una circolare ministeriale di 32 pagine che deve essere esaminata. Onestamente, il via libera per il 18 maggio mi sembra al momento difficile; noi comunque, nel rispetto delle norme sanitarie, vorremmo tornare a giocare. Il rischio zero, probabilmente, non c’è neanche per tutti quegli italiani che sono tornati ieri al lavoro. Bisogna generare condizioni di massima sicurezza, anche perché quest’estate il virus non ci abbandonerà. Al contrario, dovremo imparare a conviverci, anche per la prossima stagione sportiva”. Questo il pensiero di Claudio Fenucci.

E sulla questione Dall’Ara:” Quella è un’operazione da 100 milioni, in sinergia con il Comune, e potrebbe dare un segnale di ripartenza all’economia del calcio”. 

Infine, l’ad del Bologna ha parlato anche di Sinisa Mihajlovic:” Sta bene, non vede l’ora di ricominciare gli allenamenti. Dopo quello che ha dovuto passare, la quarantena per lui credo sia stata una passeggiata.” 
Oggi l’allenatore del Bologna tornerà a Bologna, dopo i tanti giorni trascorsi a Roma. Ma ancora niente Casteldebole per lui, anche perché le strutture del centro tecnico (a parte ovviamente i campi) resteranno ancora chiuse.

(Fonte: Il Corriere di Bologna, Alessandro Mossini)

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