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Agosto 1966: La Fortitudo in Serie A. Nasce il derby di Basket City – 28 dic

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Chi avrebbe immaginato che il 12 agosto 1966 sarebbe diventato, per la città di Bologna, una data storica nella storia del basket cittadino. Per capirne appieno l’importanza bisogna fare un salto indietro nel tempo.

Nella stagione sportiva di Serie A 1965-66, Bologna vantava due formazioni nella massima serie esattamente Virtus e Santagostino. La Virtus, sponsorizzata Candy, aveva terminato il campionato al quarto posto mentre la Santagostino, sponsorizzata Alcisa, si era salvata dalla retrocessione solo negli spareggi salvezza e con la qualificazione Serie A/B. Dopo questa risicata salvezza la Santagostino decise di terminare la propria storia cestistica. L’intenzione di ritirarsi arrivò alle orecchie della dirigenza di un’altra formazione bolognese che militava in Serie B, la S.G. Fortitudo che era stata sconfitta negli spareggi per la promozione in A. Venerdì 12 agosto 1966, attorno ad un tavolo del Ristorante “i Franco” di via della Grada, si sedettero Gino Galletti per la Santagostino e Pietro Lucchini, Bruno Mezzadri, Beppe Lamberti e Piero Parisini per la Fortitudo. In poco tempo fu raggiunto l’accordo per il passaggio del titolo sportivo. La Fortitudo approdò alla Serie A 1966-67 al costo di venti milioni di lire. L’ufficialità del passaggio del titolo sportivo avvenne però solo il 16 agosto con il seguente comunicato ufficiale:

“Il Consiglio Direttivo della Pallacanestro Alcisa-Santagostino, preso atto della comunicazione della società Alcisa di non rinnovare  l’abbinamento per il prossimo anno sportivo, ha deliberato, a seguito degli accordi intervenuti fra le società, di fondere la Pallacanestro Santagostino con la S.G. Fortitudo di Bologna. Ritiene che l’avvenuta fusione in pieno accordo fra i due sodalizi cittadini possa contribuire ad aumentare la potenzialità delal squadra che difenderà i colori della città di Bologna nel prossimo campionato italiano di serie A maschile. Per unanime decisione del nuovo Consiglio Direttivo, formatosi a seguito della fusione, la società Santagostino-Fortitudo, sarà abbinata alla ditta Cassera di Bergamo.”

Giovedì 15 dicembre 1966, al Palasport di piazza Azzarita, andavava in scena il primo, degli oltre cento derby, giocati sino ad oggi, tra FORTITUDO e VIRTUS. Riviviamolo in questo piccolo resoconto.

L’inizio era favorevole ai bianconeri che riuscivano ad avvantaggiarsi (6-0 al 3°) con i canestri di “Dado” Lombardi. Tecnicamente entrambe le formazioni difendevano a uomo e, a seguito di questa tattica, la Virtus aveva la prevalenza ai rimbalzi. Ma la Fortitudo-Cassera non si dava per vinta e in pochi minuti, grazie ai panieri di Andrews e Sardagna, riusciva ad annullare lo svantaggio. Sulla parità la Virtus riprendeva a macinare gioco. Cresceva vistosamente Lombardi sul quale Angelini difendeva più che lodevolmente, caricandosi però di falli. Per contro Andrews, l’americano della Cassera, sottoposto ad una severa marcatura da parte di Lombardi, si smarriva. La Candy, ne approfittava e prendeva il largo. Al 13° il vantaggio degli ospiti prima saliva a cinque punti (21-16) per poi arrivare nel finale di tempo a più dodici (37-25), mentre si assisteva all’uscita definitiva per cinque falli di Angelini.

La ripresa iniziava con la Cassera che accennava a risvegliarsi grazie al cresciuto apporto del duo Dewey Andrews- Paolo Bergonzoni, mentre sul fronte opposto Gianfranco Lombardi, che dava evidenti segni di stanchezza, veniva sostituito. La mancanza di Lombardi si faceva sentire e la Fortitudo ne approfittava: al 3° il tabellone marcava il punteggio di 39-35 per la Virtus. In soli tre minuti, i padroni di casa, erano riusciti a rimontare ben otto punti. Pronta risposta bianconera che con i panieri dell’inesauribile Pellanera si riportavano a più dieci (64-54 al 10°). Al 13° l’allenatore biancoblù Beppe Lamberti cambiava il modulo di gioco. Passava a pressing, inserendo nel quintetto lo specialista dei piazzati Gessi. La mossa si rivelava felice e nel finale i ragazzi di Lamberti si avvicinavano minacciosamente ai virtussini di Sip (67-64 al 18°). Ma ormai la Cassera, aveva speso molto nelle rimonte e cominciava a denunciare mancanza di ossigeno. Per contro Sip rimetteva in campo Lombardi che, in negli ultimi minuti andava ancora a segno, mettendo al sicuro il risultato per i suoi colori.

La Virtus Candy vinse la partita senza però fornire la prova che tutti si aspettavano. Alla Fortitudo Cassera l’onore delle armi per aver lottato con grande generosità, ma l’ardore competitivo, purtroppo spesso non basta a supplire alle manchevolezze tecniche.

Lamberto Bertozzi

Il tabellino del primo storico derby:

CASSERA-CANDY 66-73

CASSERA FORTITUDO: Angelini 4, Bergonzoni 10, Andrew 10, Sardagna 17, Bruni Lino, Orlandi 11, Orsi, Granucci 8, Conficoni, Gessi 6. – All. Lamberti.

CANDY VIRTUS: Giomo, Pellanera 12, Lombardi 30, Zuccheri, Di Tommaso, Cosmelli 7, Raffaele 10, Mills 10, Rundo 4. Borghetti. – All. Sip.

Arbitri: Giorgi (Roma) e Rossini (Milano).

Tiri Liberi: CASSERA 10/22; CANDY 21/28.

 Nella foto (Collezione Lamberto e Luca Bertozzi): Lombardi (30 punti), Sardagna (17 punti) i top scorer delle due formazioni ritratti nelle Figurine Panini “Campioni dello Sport 1966-67”. 

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