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Fortitudo, Cucci a TRC: “Dopo la fine del contratto vorrei restare, ma dipenderà da molti fattori”

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro


Il lungo della Fortitudo Flats Service Valerio Cucci è stato ospite martedì del programma “Cuore Fortitudo” su TRC.

Sulla sconfitta contro Chieti“È stata una brutta partita. Poi rivedendola ho visto tanti errori, spesso anche tirando da soli. Cerco poi di guardare il bicchiere mezzo pieno: penso alla brutta sconfitta contro Cividale, dove non c’è stato nè gioco nè armonia tra di noi, qui invece abbiamo sbagliato noi. E pure io, avessi giocato meglio, ho le mie responsabilità. Contro Rimini c’è stata la svolta, ora cerchiamo di restare tra le prime sei che è il nostro obiettivo principale.”

Sulla prossima sfida contro Mantova, da ex“In questo sport in un attimo si passa da giovani ad esperti. Mantova mi ha lanciato la carriera cestistica, mi dispiace per il campionato che stanno facendo. Non mi sembrava una brutta squadra, ora è in un momento complicato. Noi siamo stati bravi ad evitare la bassa classifica, perché una zona da cui è difficile uscire. Io giocai a Mantova in un periodo più fortunato, e spero possano tornare presto in alto lavorando sulla cultura sportiva in generale. Con il loro palazzetto pieno era tutto divertente. Iannuzzi lo conosco da tanti anni, è un giocatore ruvido e duro che sa il fatto suo. Dovremo essere bravi a non farlo entrare troppo in partita. Dobbiamo prima di tutto pensare a noi stessi e riscattare la prova di Chieti. Le sfide individuali non mi interessano: quel che conta è vincere.”

Sul rendimento altalenante della squadra “Quest’anno ci sono molte altalene, ma non vedo l’equilibrio di capire dove sia adesso la Fortitudo. Bisogna guardare il prodotto finito: l’obiettivo è quello dei playoff, e non dimentichiamo che di fronte ci sono anche gli avversari. Non è questione di fattore campo, semplicemente chi poteva fare più canestri li farà, e non è detto che se giochi bene una partita lo farai sempre. Ci possono essere giornate no, e ripeto che almeno contro Chieti una idea di gioco c’è stata, solo che non abbiamo fatto canestro. Non è necessario cercare sempre verità complicate, sarebbe bastato un canestro in più e sarebbe cambiato tutto. Anche le analisi. Non ci sono scusanti e andiamo avanti. Abbiamo avuto magari un approccio superficiale, ma era lo stesso quintetto che ha iniziato la gara di Rimini.”

Sul suo contratto “Ho un annuale. Vorrei restare, ma dipenderà da tanti fattori.

Sul suo ruolo in campo“Io ho giocato quasi sempre da 4, ma giocare da 5 non è un problema gigantesco. Faccio quello che mi viene chiesto. A volte essere un finto 5 può essere un fattore che mi agevola in attacco di fronte a lunghi veri.”

Su cosa manca per la promozione“Ci possono essere squadre più strutturate, soprattutto nel girone verde. Non saprei cosa ci manca. Ho fatto i Playoff sia da favorito che da sfavorito: l’anno scorso nessuno dava Scafati vincente, eppure non è andata così.”

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