Il Resto Del Carlino – Virtus femminile, campionato tra forfait e conferme

Il mondo del basket femminile è in attesa del prossimo campionato di serie A1, dal mercato ricco di colpi di scena. È vero anche, però, che rispetto allo scorso anno, la massima categoria risulterà profondamente mutata, in particolare a causa di forfait e cessioni di titoli.

LA RINUNCIA DI LUCCA

Nel fine settimana Lucca ha infatti deciso di rinunciare all’iscrizione in campionato, facendo abbassare, a meno di ripescaggi, il numero delle squadre a 13. L’assenza di fondi della squadra non ha permesso alla società toscana di concretizzare l’iscrizione in serie A, ed il titolo, in vendita, non ha avuto acquirenti.

CREMA E MONCALIERI VENDONO IL TITOLO

La morfologia del campionato muterà ulteriormente con la cessione da parte di Crema e Moncalieri dei rispettivi titoli alle formazioni del Brescia, retrocesso lo scorso anno, e Roma, matricola per la categoria.

LE PROMOSSE

Dalla serie A2 si sono conquistate sul campo la promozione in massima serie Sanga Milano, che ha mosso notevolmente il mercato con gli arrivi di Tulonen, Diallo, Pellington, e Battipaglia, che ha visto arrivare sotto i propri colori la francese Mbandu insieme a Bonasia.

LE BIG: SCHIO E VIRTUS

Il Famila Schio, fresco dell’ennesimo scudetto, ha confermato praticamente in toto lo zoccolo duro delle campionesse d’Italia insieme al mister Dikaioulakos, anche se si è mosso particolarmente sul mercato straniero: per le biancarancio sono in arrivo sotto canestro Reisiogerova, le ali Guirantes e Juhasz, l’ex Campobasso Parks, Chagas e Zanardi dal Brescia.

La Virtus è in attesa di alcune conferme dopo l’ufficialità di alcune prestigiose permanenza, ma il grande cambiamento delle Vunere è avvenuto in panchina, dove è approdato il vincentissimo francese Pierre Vincent.

Insieme a Venezia, Schio e Virtus sono le due formazioni più attrezzate per quanto riguarda l’accesa lotta scudetto, che negli ultimi due anni ha visto le stesse protagoniste contendersi il titolo.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Filippo Mazzoni)

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