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Virtus Femminile – Sei Bellissima

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Non doveva essere la prova del nove, ma qualcosa di simile. La Virtus non vince contro la prima della classe e nemmeno contro la seconda, ma batte nella serata di domenica una squadra aggressiva, pericolosa, e preparata come San Martino di Lupari, che aveva messo per la prima volta in crisi i meccanismi virtussini nella partita d’andata.

10, lode e bacio accademico: la Virtus contro San Martino è un capolavoro

La Virtus risponde presente, anzi, presentissimo: l’equilibrio dura un solo tempo, il primo, colmo di errori e distrazioni soprattutto sul fronte Segafredo. Poi si accende la luce: le Vu nere corrono, saltano, aggiustano la mira, si cercano, in un amen si arriva al +20, poi al +30, poi a qualcosa di più. E San Martino? La giocatrice migliore tra le file giallonere, Rae D’Alie, si perde nei meandri delle bianconere, sorvegliata a vista quasi con prepotenza dalla difesa di casa, memore della prestazione maiuscola mostrata dall’italoamericana nella partita d’andata. Nel deserto delle luparensi si erge solo l’oasi Turcinovic (23+3+3) e non sfigura nemmeno Soule, ma la verità è che la Virtus ha giocato in maniera semplicemente perfetta. I tempi giusti, le scelte azzeccate, nessuna protagonista, solo tante “operaie” concentrate su un comune obiettivo. I plus-minus di tutte le virtussine sono positivi, i 16 assist distribuiti tra 7 giocatrici, i 43 rimbalzi tra 11 su 12: stando a quello che dicono i numeri, questa squadra sembra aver finalmente trovato l’intesa giusta per riuscire a viaggiare in quinta. Per ingranare la sesta, bisognerà aspettare un altro tipo di sfide.

Contro Milano, con la testa verso Schio

Altre sfide: chi manca a questa Virtus? Per adesso la testa deve essere focalizzata sulla prossima partita, l’ultima prima del big match contro Schio, contro la Repower Sanga Milano. All’andata nella cornice ormai lontana del Paladozza lo scarto tra padrone di casa e ospiti fu di 29 punti: la situazione in casa meneghina non sembra essere migliorata, dato che la classifica vede la Sanga al penultimo posto a quota 2 vittore e l’ultima giornata le ha viste uscire sconfitte contro il Brixia Basket in una sfida particolarmente importante in ottica playout. Sarà proprio il fattore “salvezza” che dovrà rendere la Virtus più attenta rispetto ad altre occasioni, dato che sarà importante non sottovalutare l’avversaria ma spingere sull’acceleratore chiudendo ogni spiraglio di rimonta nei momenti chiave.

La difesa: l’arma segreta di Vincent

Le prestazioni difensive della Virtus nelle ultime uscite fanno letteralmente girare la testa: 183 punti subiti nelle ultime 4 gare, 319 segnati. Sembra che sarà proprio questo l’aspetto sopra al quale coach Vincent proverà l’assalto allo scudetto nell’ultima parte della stagione. Ancora da limare alcuni aspetti dell’attacco, ma i miglioramenti  che ha effettuato questo gruppo sono palpabili, tangibili, specchio di un processo di maturazione che probabilmente anche l’uscita anticipata dai giochi dell’EuroLeague hanno contribuito a velocizzare. Non si tratta di centimetri: si tratta del funzionamento delle coperture, dell’arginare gli effetti dell’errore dell’altra, del mettere una pezza in difesa prima ancora di pensare a come fare canestro. E come un formicaio o un alveare, ognuno ha la propria responsabilità e la propria mansione, tutto si incastra alla perfezione per costruire qualcosa di più importante.

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