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WEC, 6 Ore di Monza – Ferrari seconda, podio Iron Lynx tra le GT

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Instagram Autodromo Nazionale Monza

La 6 Ore di Monza è terminata con la vittoria della Toyota #7 di Kamui Kobayashi, Josè Maria Lopez e Mike Conway, che si è imposta sulla Ferrari #50 di Miguel Molina, Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen. Gara condizionata sin dalla partenza per la #51, vittima di un contatto con la Toyota #8 nella prima variante. In LMP2 il Prema Racing si è classificato settimo con la #63 e nono con la #9, mentre in classe LMGTE la Iron Lynx #60 ha colto il miglior risultato di stagione con la Porsche 911, arrivando seconda. I giochi per il campionato sono già conclusi grazie al quarto posto conseguito dalla Corvette #33, già matematicamente campionessa.

Nei debriefing post gara con i giornalisti, ai quali 1000 Cuori Rossoblu era presente, sia Rahel Frey di Iron Lynx che Pascal Vasselon, direttore tecnico di Toyota Motorsport, si sono detti non pienamente convinti di alcune scelte fatte dalla direzione gara. Secondo il loro punto di vista, alcune neutralizzazioni che hanno cambiato lo svolgimento della corsa si sarebbero potute evitare.

Hypercar – Ferrari resiste nonostante il BOP

Che nel paddock del WEC non si possa parlare per regolamento del Balance of Performance si capisce chiacchierando con gli addetti ai lavori, tra i confronti con i colleghi giornalisti e i giri di parole di piloti, ingegneri e dirigenti. Non ci sono dubbi che la Ferrari abbia sofferto oggi delle limitazioni arrivate dopo la vittoria colta alla 24 Ore di Le Mans, in una pista dove la velocità di punta aiuta non poco. Gli uomini con il Cavallino Rampante hanno però resistito, cercando di limitare al più possibile i danni quando Toyota spingeva durante la parte centrale della corsa e tentando il tutto per tutto nell’ultima ora di gara. Il duello a distanza tra la nipponica #7 e la rossa #50 è stato ad armi pari, senza che i compagni di marchio potessero influenzare più di tanto la gara, in virtù del contatto al via che ha cambiato la giornata tanto della Toyota #8, con un Sebastien Buemi in giornata no, che della #51, con Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado costretti a sei ore di pura rimonta.

Si è confermata in grande crescita la Peugeot con la particolare 9X8, progetto innovativo e in costante miglioramento, al comando nella prima ora con la #93 e terza sul traguardo. Male la Cadillac #2 con telaio Dallara, mai della partita.

LMP2 – Prema Racing in difficoltà

Gara di sofferenza per le due vetture del team di Grisignano di Zocco, purtroppo in fondo al gruppo per tutta la gara. L’ultima apparizione italiana del Prema Racing in LMP2 è stata da dimenticare, nella speranza che il futuro sia il più roseo possibile.

LMGTE – Iron Lynx a podio, Ferrari lontane

Matteo Cressoni, Claudio Schiavoni e Alessio Picariello hanno conquistato un’ottima seconda posizione. Questa è la miglior prestazione stagionale per una gara dove, finalmente, quasi tutto ha girato per il verso giusto. Le Iron Dames sono giunte quinte al traguardo con la #85, con la neutralizzazione della Safety Car giunta alla quinta ora che ha scombinato i piani di tanti equipaggi, tra cui quello tutto al femminile. Rahel Frey, Michelle Gatting e Sarah Bovy sono state le dominatrici delle prime ore e sono costrette, purtroppo, a masticare amaro.

Dopo un avvio degno di nota, la Ferrari 488 #83 di Richard Mille AF Corse è giunta sesta, prima delle GT di Maranello. Seguono le gemelle #21 e #54 di AF Corse, rispettivamente nona e decima, alle quali si è accodato il Kessel Racing.

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