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I Racconti del Commissario – Quando Maserati ripartì da Imola

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Un evento attesissimo

Ci sono momenti in cui le leggende iniziano a scriversi sotto i nostri occhi, in cui ci ritroviamo comparse attive all’interno di eventi capaci di segnare un prima ed un dopo. Succede nella Storia, quella con la “S” maiuscola, quella che si studia a scuola. Ma anche nella storia dello Sport, anche lui con la “S” maiuscola, che spesso si intreccia con le nostre vite. Un esempio personale è quello del 5 settembre 2004, il giorno in cui all’Autodromo di Imola era in programma l’ LG Superacing Weekend. Si trattava di un contenitore di gare patrocinato da Eurosport, in cui formule, turismo e Gran Turismo si alternavano senza soluzione di continuità per un intero fine settimana. Era un momento importante per me, giovane “recluta” tra gli ufficiali di gara della corsia box, ma anche per il circuito. A farla da padrone erano in primis le gare dell’Europeo Turismo dove le mie “amatissime” Alfa Romeo sfidavano le BMW tra cui quella di Alex Zanardi, al rientro in un campionato dopo l’incidente del Lausitzring. Ma non meno importante era la 3 ore del campionato internazionale FIA GT, un vero mondiale delle super sportive stradali. In quest’ultimo era attesa la grande “star” dell’evento: la Maserati MC12, arma del rientro ufficiale alle corse per la casa del Tridente. Un esordio programmato nella gara della Motor Valley ovviamente, ma non una novità assoluta per noi imolesi.

Flashback

Salto indietro all’anno precedente, agosto 2003. In una notte di quell’estate infuocata in cui noi ragazzi del liceo ci godevamo le vacanze, uno dei box dell’Enzo e Dino Ferrari era aperto ed illuminato. Una saracinesca alzata e dei meccanici al lavoro a tarda ora erano qualcosa che andava oltre l’insolito in periodo di ferie estive. Non potevamo restare indifferenti e così salimmo sugli spalti per un’operazione al limite dello spionaggio per cercare di capire cosa stesse succedendo. Il personale appariva molto impegnato intorno ad una vettura completamente spogliata della carrozzeria di cui si intuivano le forme del telaio. Si trattava palesemente di una Ferrari Enzo trasformata in una specie di laboratorio viaggiante. Il giorno successivo il “mostro” scese in pista, mostrando il carbonio grezzo del telaio, senza tracce di verniciatura. I meccanici non portavano alcun marchio sulle tute, idem la bisarca parcheggiata nel paddock. Il test era palesemente riservato, ma le finalità non erano chiare. Lo furono 13 mesi dopo.

Tridente mascherato

Quella Enzo laboratorio altro non era che il primo embrione della MC12, nata intorno al poderoso 12 cilindri dell’“hypercar” del Cavallino con un preciso scopo: dominare le competizioni Gran Turismo. Nelle prove dell’estate 2003 si mise alla prova la parte meccanica, ben presto completata dal telaio e da una carrozzeria che lasciava a bocca aperta. Un anno dopo giunsero a Imola due esemplari di MC12 GT1 in una elegante livrea blu scuro “sporcata” solo dai piccoli marchi degli sponsor tecnici, dal tricolore e dal marchio del tridente. Le forme, esaltate dalla veste monocolore, ricordavano da vicino quelle di un vero prototipo. Viper, Saleen, Lister, e la 550 Maranello erano estreme sulla strada e validissime avversarie in pista, ma la nuova Maserati sembrava renderle di colpo dei dinosauri con la sua linea filante ed aggressiva, imponente ma leggiadra allo stesso tempo. Era una bestia da vittoria, si capiva al primo sguardo. E voleva iniziare ad azzannare gli avversari partendo dalla suo habitat naturale, il circuito da cui tutto era partito.

Occhi solo per Lei

Come giovane commissario venni assegnato al box 3, tranquillamente dedicato a seguire le operazioni sulle Porsche 996 GT3 private della Cirtek Motorsport e della Proton Competition. Quest’ultima oltretutto a “conduzione familiare” visto che ad alternarsi alla guida erano Gerold e Christian Ried, padre e figlio. Ma ogni volta che una delle due MC12 transitava davanti alla mia postazione ero inevitabilmente distratto. Che vettura poderosa! Ero rapito e non potevo staccare gli occhi da quella meraviglia che rombava cupa a pochi metri da me, strozzata dal limitatore in attesa di prendere la pista e scogliere le briglie ai suoi 630 CV, quadrupede più quadrupede meno. Intanto nel paddock era arrivata anche una versione stradale nella meravigliosa colorazione bicolore bianco perla-blu scuro a far sognare tutti noi. Solo sognare ovviamente, perché non avevamo a portata di mano i 700.000 Euro necessari per parcheggiarla nel garage di casa.

In griglia col presidente

La portata dell’evento mi fu ancor più chiara quando giungemmo in griglia di partenza. Assegnato alla quinta fila, mi ritrovai a sandwich tra le due MC12: la numero 33 di Bertolini-Salo si era qualificata in ottava posizione e la sorella numero 34 di Herbert-De Simone in dodicesima. Non una qualifica memorabile, ma il pubblico su torre e tribune, le telecamere di Eurosport e l’elicottero che volteggiava su di noi puntava solo su quei due felini blu scuro, pronti allo scatto. Quindi apparve anche Lui, Luca Cordero di Montezemolo, il multi-presidente al timone di Confindustria, Ferrari, Fiat ed ovviamente anche Maserati, accompagnato dalla moglie Ludovica. Ecco, era tutto chiaro: quella griglia segnava un passaggio epocale, il ritorno di un marchio “Made in Italy” ai piani alti sella società.

La regina

Il resto è pura e semplice storia dell’Automobile, anche qui con la maiuscola. Quel giorno le Maserati corsero fuori classifica ma salirono su gradini laterali del podio, uniche vetture nello stesso giro della vincente Saleen. Due settimane dopo a Oschersleben, Bertolini e Salo firmarono la prima affermazione per la MC12 GT1. Ne sarebbero seguite altre 21 solamente nel campionato FIA, corollario di sei titoli a squadre, cinque campionati piloti ed una storica tripletta alla 24 ore di Spa, la corsa che da sola valeva il campionato. Senza contare l’esperienza oltreoceano nell’ American Le Mans Series e quelle nei campionati nazionali riservati alle Gran Turismo, ad iniziare dal tricolore. Sei stagioni di dominio incontrastato prima di uscire di scena non perché sconfitta dagli avversari ma in quanto estromessa dai regolamenti, vincente fino all’ultima apparizione ed adorata come una sovrana dominante non con l’autorità ma con l’autorevolezza dei campioni. Una leggenda nata davanti ai miei occhi.

La sintesi firmata Eurosport della 3 ore di Imola 2004: il giorno dell’esordio per la Maserati MC12 (Tomasz Muliński su YouTube)

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