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Calcio

Il punto sulla serie A – XVI giornata – 15 dic

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Dopo l’en plein di qualificazioni europee e sorteggi che ci diranno lo stato di salute del nostro calcio, procediamo con l’analisi della situazione giunta a poche domeniche dal giro di boa.

Il nostro racconto parte da sabato pomeriggio, quando il Bologna di Donadoni ha espugnato Marassi con il gol di Rossettini allo scadere, dopo una partita di sofferenza, con un Mirante in stato di grazia. Pomeriggio da incorniciare per i Saputo’s boys se non per l’episodio accaduto ad Amadou Diawara. Merita due parole un fatto davvero poco piacevole da raccontare e commentare. Senza alcun spirito buonistico o fintamente scandalizzato é davvero paradossale rimbrottare un ragazzo per aver reagito contro una becera provocazione con ironia. Chi scrive non vuole giustificare goliardia e tifo con “buu” razzisti, ma é stato ingenuo il talento scoperto da Corvino a rispondere (anche se in modo condivisibile). Questo perché avendo ragione si passa dalla parte del torto. 
Vero che il tifo é passione e divertimento, vero che l’amore tante volte fa arrabbiare è che lo Stadio aiuta a scaricarsi. Però non si può considerare la curva zona franca come neanche fare i perbenisti scandalizzati. L’istinto spinto dalla passione può far emergere nell’uomo una parte “animalesca” ma permettetemi di voler diversificare un mandare a quel paese una maschera cittadina all’etichettamento di una persona per il colore della sua pelle.

Detto questo, torniamo al calcio giocato che dopo i tre punti presi dai rossoblu che si allontanano dalla zona bassa, ha visto tornare alla vittoria pure il Palermo contro il Frosinone. Tra Sassuolo e Torino ha vinto la nebbia, mentre nel Saturday Night l’Inter ha sconfitto l’Udinese a domicilio con goleada dei suoi attaccanti tornati a segnare e dando ennesima prova di forza complessiva. Primo posto saldo e meritato dopo 16 giornate. Poco da eccepire.

Il pomeriggio domenicale ha visto uno scialbo pareggio a San Siro con il Milan che sciupa un’occasione contro il Verona fanalino di coda, il Chievo avere la meglio sull’Atalanta e l’Empoli formato Champions travolgere il Carpi.

Il primo big match festivo é stato un pareggio a reti bianche tra una Roma in cerca di sé e il Napoli ferito dopo le tre sberle del Dall’Ara. Un punto che vista la cavalcata nerazzurra serve a poco ad entrambe, visto anche che due ore dopo nell’altra partitissima una Juventus in spolvero ha battuto la Fiorentina dell’ex Paulo Sousa con una prestazione tosta e determinata. Continua la rincorsa degli uomini di Allegri, a due punti dalla zona Champions e con sorpasso Roma avvenuto.

Di ieri sera invece l’1-1 tra Lazio e Sampdoria con il primo punto dell’era Montella conquistato al 93esimo dopo il gol di Matri.

Equilibrio che continua in un campionato tra i più emozionanti almeno dell’ultimo decennio. Là davanti il destino è nelle mani di Mancini e dei suoi uomini, ferma restando la serie di vittorie consecutive e la voglia di confermarsi dei bianconeri, che quando giocano come sanno sembrano avere un qualcosa in più di Roma, Napoli e Fiorentina almeno a livello mentale.

Dietro lotta furibonda con le neopromosse a giocarsela con Verona, Genoa e altre formazioni deludenti che sono davvero a rischio.

Buona serie A a tutti e tutte.

Il Direttore

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