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Calcio

Italia-Costa Rica 0-1: Le pagelle degli Azzurri

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BUFFON 5,5: I riflessi sulla rete di Ruiz non sono propriamente felini, così come insolitamente nervosi e poco puliti sono i suoi interventi. Al 59′ è bravo ad anticipare in campo aperto Bolaños, sgusciato alle spalle di Abate.

 

ABATE 5: Neanche l’ombra di un cross per il biondo laterale del Milan, le cui poche e trotterellanti sovrapposizioni fanno quasi rimpiangere l’infruttuoso Chiellini in versione terzino. Il dialogo tra lui e Candreva è paragonabile a quello tra un prete angolano ed un carpentiere moldavo che discutono in inglese di geofisica.

 

BARZAGLI 6,5: Il solito insormontabile muro. Per la seconda volta su due gli tocca un compagno di reparto non all’altezza: a questo punto ci chiediamo se non abbia qualche colpa da espiare.

 

CHIELLINI 4,5: Bissa, se non peggiora, la prestazione costellata di sbavature dell’esordio. Ingenuo e pasticcione, sembra la copia mal riuscita del centrale che da tre stagioni fa man bassa di Scudetti con la casacca della Juve.

 

DARMIAN 6,5: Uno dei migliori cinque giorni fa con l’Inghilterra, il meno peggio oggi. Spinge più di Abate (in verità ci voleva poco…) e ad inizio ripresa prova a scuotere la squadra con un coraggioso missile terra-aria che per poco non coglie il bersaglio grosso. Nessun errore in copertura.

 

PIRLO 6: Nonostante il clima impiega un bel po’ a scaldarsi e, anche quando ci riesce, si accende ad intermittenza. Qualche invenzione delle sue intorno alla mezz’ora, come il lancio sontuoso con cui imbecca Balotelli al 31′, e poco più. E quando il Maestro è sotto tono…

 

DE ROSSI 6: Per restare in sintonia con i compagni non si fa mancare qualche errore marchiano in disimpegno, che riscatta giocando una partita attenta e solida in fase di contenimento. Non sembra soffrire quando, da quasi difensore aggiunto, si ritrova ad affrontare gli ultimi venti minuti diversi metri più avanti, nel cuore dell’agile mediana avversaria.

 

T. MOTTA 4: Con un rasoterra al 27′ ci ricorda che sul rettangolo verde c’è anche lui. Lento, trasparente, utile come un montgomery alla grigliata di ferragosto.

Dal 46′ CASSANO 4,5: In teoria è il secondo regista in campo, in pratica il suo apporto in termini di assist e giocate illuminanti è nullo esattamente come il suo contributo sotto porta. Gioca a ritmi hawaiani.

 

CANDREVA 4,5: Rispetto alla sfida con gli inglesi è il più involuto degli azzurri. Non imbrocca un passaggio o un dribbling e perde palloni in quantità industriale. Irriconoscibile.

Dal 57′ INSIGNE 5: Male la prima per il furetto napoletano. Tecnica e rapidità, solitamente armi temibili, non lo aiutano a perforare il fianco della nutrita retroguardia costaricana, così Lorenzo da imprendibile falchetto si trasforma ben presto in un’innocua zanzara, schiacciata senza pietà dall’irruenza degli avversari.

 

MARCHISIO 5: Sbaglia parecchio anche lui (vedi il corner regalato al Costa Rica nel primo tempo), ma gli vanno riconosciuti i frequenti tentativi di attaccare gli spazi e la costanza nel proporsi per costruire gioco al posto di Thiago Motta. Gli esiti, però, sono tutti da rivedere.

Dal 69′ CERCI 5: Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma a conti fatti dal suo sinistro educato non scaturisce nessuno spunto degno di nota.

 

BALOTELLI 5: Smarrito nella fitta selva oscura della difesa costaricana e quasi mai raggiunto da palloni giocabili, Mario ricorda la solitaria particella di sodio del famoso spot pubblicitario. Grida ancora vendetta l’impreciso pallonetto tentato a tu per tu con Navas. Se la sfera avesse varcato la linea di porta, a quest’ora staremmo parlando di un’altra partita.

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