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Focus On – Christian Eriksen, capitolo 2

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Ricominciare da zero. O forse da meno di zero. Non perché tutto d’un tratto trofei ed esperienze sono stati cancellati, ma perché in alcuni momenti della vita tutto si azzera, il passato è passato ed il futuro arriva forse troppo presto. Lo sa bene Christian Eriksen. Lo sa bene Eriksen perché la sua nuova vita è iniziata qualche giorno fa. La sua seconda vita, il capitolo 2. Non perché la prima ne abbia avuto soltanto uno, quanto successo ti fa dimenticare tutto il resto. Parken Stadium di Copenaghen, Danimarca-Finlandia, Euro2020. Ad un paio di minuti dalla fine del primo tempo, Eriksen diminuisce pian piano la sua corsa, fino ad accasciarsi a terra. Terrore puro. Dalla propria metà campo arriva Simon Kjaer, determinante affinché il centrocampista danese possa riprendersi. Attimi di preghiere, un cerchio composto al fine di far lavorare nel migliore dei modi lo staff medico della Nazionale biancorossa. Ad un certo punto qualcuno esulta, si vede Eriksen cosciente mentre in barella viene portato via. Esami su esami fino alla diagnosi: arresto cardiaco. E’ morto per un po’, fin quando qualcuno ha capito che non era il momento giusto per lui. Gli viene impiantato un defibrillatore artificiale per prevenire future aritmie che potrebbero aggravare nuovamente le cose. Un viaggio all’inferno con un biglietto di ritorno. Nei giorni successivi si vede un Eriksen sereno, dal suo letto d’ospedale: ha il viso ancora debilitato, chi non lo avrebbe dopo un momento del genere. Da quel letto d’ospedale pensando al futuro, dilemma lecito. Molti si sarebbero fermati, e come dar torto loro: ci vuole coraggio, cuore, passione.

Tutti ingredienti che lui ha. Il danese pensa dunque al futuro, tutt’altro che scritto; perché all’Inter non può più tornare. Le norme federali non concedono ad un calciatore con un impianto artificiale l’idoneità sportiva per continuare a giocare. Addio Italia, addio Serie A e soprattutto addio Inter: si era appena guadagnato un posto importante, dopo mesi di critiche e prestazioni flop. Un’altra ripartenza dunque. Diverse offerte, più semplici voci che operazioni concrete. Per un periodo c’è stato timore in alcune società: potrà ancora dire la propria in campo? A volte il coraggio conta, altre volte ci sono forze indescrivibili che vanno in contrasto con tutto il resto. Quel coraggio, però, l’ha trovato il Brentford. Una trattativa lampo tra il calciatore e il club di Premier League: il Brentford ha voluto Eriksen, Eriksen ha deciso di ricominciare del Brentford. Con un pizzico di paura, perché dimenticare certi momento è impossibile: si stampano nella testa e diventano parte di te. Un pizzico di paura, un pizzico e oltre di follia ma, soprattutto, tanta passione. Quella che ha sempre contraddistinto il danese, cominciando dall’Ajax fino ad arrivare al Tottenham, dove si è consacrato grande. Grande lo è sempre, anche più di prima. Ricominciare oltre ogni incubo, oltre ogni ostacolo: è questo il suo obiettivo, tornato dall’Inferno per insegnare ancora calcio. Con uno sguardo, nemmeno troppo lontano, ai Mondiali 2022 che si svolgeranno in Qatar: potrà giocarli, c’è l’ok della FIFA. Un passo alla volta però, prima il ritorno in campo e poi si penserà. Senza andare tanto oltre. Pensando al presente, e ad una nuova storia che sta per cominciare.

Christian Eriksen, capitolo 2. 

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