Seguici su

Calcio

100 Storie Rossoblù: 70 Marazzina, 69 Arnstein, 68 Detari

Pubblicato

il

Un viaggio giornaliero lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)
– 94 (Aaltonen), 93 (Vukas), 92 (Battisodo)
– 91 (Rubio), 90 (Macina), 89 (Matosic)
– 88 (Chiorri), 87 (Bellucci), 86 (Sarosi)
– 85 (Colomba), 84 (Bellugi), 83 (Turkylmaz)
– 82 (Antonioli), 81 (Binotto), 80 (Liguori)
– 79 (Jensen), 78 (Pilmark), 77 (Zagorakis)
– 76 (Kolyvanov), 75 (Gilardino), 74 (Demarco)
– 73 (Seghini), 72 (Marronaro), 71 (Rauch)

70 – Massimo Marazzina
Attaccante completo, di scuola Inter, delude nel Foggia e si rilancia alla grande nel Chievo, con prestazioni così convincenti da entrare anche nel giro della Nazionale, pur se marginalmente. Dopo i clivensi, però, sembra perdersi: Roma, Sampdoria, Modena, Siena sono esperienze dimenticabili, va un po’ meglio al Torino ma non basta per rimanere. La rinascita, come per tanti giocatori in quelli anni, arriva a Bologna: trova la squadra in B e riscuote finalmente fiducia, che ripaga segnando sempre più costantemente.
Nel 2007-08 è protagonista del ritorno in A con 23 reti, numeri che però non si confermano in Serie A dove alle prime difficoltà finisce per essere messo da parte anche per via dell’età che avanza.
È il preludio al ritiro, che avviene nel 2010 dopo due stagioni praticamente in naftalina.

 

69 – Emilio Arnstein
Calciatore per diletto, talmente tanto che nel Bologna mise tutta la sua passione e per il passaggio al professionismo abbandonò il calcio. Nel frattempo fu giocatore rossoblù, club che contribuì a fondare e di cui fu anche il terzo presidente nella storia. Emilio Arnstein era nato nei pressi di Praga e aveva antenati ebrei, fatto che gli causò numerose persecuzioni razziali durante il Ventennio Fascista. Amante del calcio, prima del Bologna aveva fondato un club anche a Trieste, ma fu nella città emiliana che decise di mettere tutto se stesso.
Agente di commercio, anche dopo aver lasciato il club rimase a vivere nella sua nuova città d’adozione, la Bologna che tanto amava, fino alla morte avvenuta nel 1976, poco dopo aver compiuto 90 anni.

68 – Lajos Détári
Trequartista dal talento infinito, a 12 anni si dice che in Ungheria gli falsifichino i documenti per farlo giocare con i ragazzi più grandi. Cresce con il prestigioso Honved, la squadra che fu di Puskas, e in quattro stagioni conquista tre campionati, una Coppa nazionale e tre volte la classifica cannonieri pur non giocando da punta di ruolo. Dopo essersi confermato in Germania e Grecia con Eintracht Francoforte e Olympiakos, nell’estate del 1990 passa al Bologna. In rossoblù sarà però molto sfortunato: spesso infortunato, gioca poco e mostra solo a intermittenza i lampi di cui è capace, ma la città gli rimane nel cuore così come i tifosi, che si dice vengano a vedere gli allenamenti anche per vedere i numeri che sa esibire. Estroso, primadonna, tecnicamente eccellente, naufraga in un Bologna disastroso, e in B la storia si ripete uguale. Tanta attesa per nulla, dunque, ma sotto tutti gli atteggiamenti sbagliati e l’enorme sfortuna che lo perseguita la classe del campione è impossibile non scorgerla. In Italia transiterà anche per Ancona e Genoa, ancora senza lasciare il segno, concludendo in patria una carriera che poteva senz’altro essere migliore ma che ne fa comunque il più grande giocatore ungherese degli ultimi trent’anni.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv