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Calcio

100 Storie Rossoblù: 64 Paris, 63 Giordani, 62 Fontolan

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Un viaggio giornaliero lungo cento storie. Cento uomini, cento giocatori che hanno vestito la maglia del Bologna nella sua storia lunga oltre un secolo. Nato con l’idea di stilare una classifica dei più grandi rossoblù di sempre, questo progetto con il tempo ha virato verso un modo per raccontare in poche parole le storie di piccoli e grandi uomini. Tra loro c’è chi ha segnato un’epoca e chi invece è stato a malapena intravisto, tutti però hanno una storia da raccontare ed io ho pensato di raccoglierle qui.  

PUNTATE PRECEDENTI:
– 100 (Bernacci), 99 (Womé), 98 (Dyego Coelho)
– 97 (Walsingham), 96 (Luciano), 95 (Meghni)
– 94 (Aaltonen), 93 (Vukas), 92 (Battisodo)
– 91 (Rubio), 90 (Macina), 89 (Matosic)
– 88 (Chiorri), 87 (Bellucci), 86 (Sarosi)
– 85 (Colomba), 84 (Bellugi), 83 (Turkylmaz)
– 82 (Antonioli), 81 (Binotto), 80 (Liguori)
– 79 (Jensen), 78 (Pilmark), 77 (Zagorakis)
– 76 (Kolyvanov), 75 (Gilardino), 74 (Demarco)
– 73 (Seghini), 72 (Marronaro), 71 (Rauch)
– 70 (Marazzina), 69 (Arnstein), 68 (Detari)
– 67 (Cusin), 66 (Eneas), 65 (De Ponti)

 

64 – Adelmo Paris
Dieci anni al Bologna per questo centrocampista ordinato e attaccato alla maglia entrato giustamente nel cuore dei tifosi rossoblù. Arriva nell’anno dell’ultimo trionfo, la Coppa Italia 1973-74, quindi rimane come punto fermo nei travagliati anni successivi, che vedono i felsinei alternare buoni campionati ad alcune sofferte salvezze fino alla retrocessione nel 1982. Durante l’anno in B si infortuna gravemente in uno scontro di gioco con il leccese Lorusso, quando torna non è più lui e dopo aver riportato la squadra in B effettua una scelta di vita trasferendosi nel campionato maltese, dove in coppia con “Gil” De Ponti conquista la Coppa di Malta con la maglia dello Żurrieq prima di chiudere nel Verbania e poi nelle serie minori svizzere alla fine degli anni ’80. A Bologna, dove in tutto ha totalizzato 233 presenze, lo ricordano ancora per un rigore realizzato a Torino in una vittoria di misura sulla Juventus importantissima per il raggiungimento di un’insperata salvezza.

63 – Alberto Giordani
Pur avendo disputato solo 69 gare in maglia rossoblù nel giro di tre stagioni, Alberto Giordani è ricordato come uno degli eroi del primo Scudetto del Bologna, il famoso “Scudetto delle Pistole” 1924-25. Giunto dalla Virtus Bologna per sostituire Gino Spadoni, formò una linea mediana di gran qualità con Genovesi e Baldi, distinguendosi per la costanza di rendimento. Bolognese di nascita e di fede, per lui la maglia rossoblù era il massimo traguardo raggiungibile. L’anno successivo arrivò un secondo posto che con il senno di poi poteva essere un altro titolo, visto che i primi classificati del Torino furono squalificati per illecito sportivo, mentre nel 1927 giunse persino l’esordio in Nazionale, nell’amichevole contro la Spagna valevole per l’inaugurazione dello Stadio “Littoriale”. Pochi mesi dopo, però, una meningite fulminante lo colse improvvisamente portandolo alla morte ad appena 28 anni. Una fine prematura che però non gli ha impedito di ritagliarsi un posto nella centenaria storia del Bologna.

62 – Davide Fontolan
Biondo e dinamico tuttofare, Fontolan inizia nel Legnano come punta, quindi diventa centrocampista di fascia nell’esperienza a Parma. Dopo una stagione interlocutoria in B all’Udinese, si afferma con il Genoa guadagnandosi nell’estate del 1990 la chiamata dell’Inter. In nerazzurro arrivano 6 stagioni, 127 presenze ed un brutto infortunio che ne limiterà per sempre il potenziale davvero molto alto. Trova comunque spazio per via della sua incredibile polivalenza tattica, arrivando a giocare anche da terzino. Nel 1996 passa al Bologna, dove rimane per quattro stagioni, quelle che definirà le migliori della sua vita. “Fontolino” (come lo ha ribattezzato la Gialappa’s Band) conquista i tifosi con la sua abnegazione e il suo dinamismo, mentre nel 2000, passato al Cagliari, la magia non si ripete e preferisce appendere – non senza polemiche – gli scarpini al chiodo. Suo fratello maggiore Silvano è stato anch’esso un calciatore, bandiera di Como e Verona.

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