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Bologna

A tu per tu con Michele Gallerani – 8 mar

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Quarantaduenne, professionista dal 2004, ha cominciato la sua carriera a 16 anni in una radio privata di Parma, Radio Onda Emilia (ora non esiste più, ndr), facendo il regista… Pian piano ha accumulato esperienze su tutti gli sport, con predilezione per calcio, pallavolo e baseball. Nel frattempo si è iscritto all’ISEF di Bologna e ha fatto anche l’arbitro di pallavolo, l’allenatore di nuoto e cominciando a collaborare con Teleducato, inserendo anche numerosi uffici stampa, dove fu assunto nel 2000. Dal 1996 al 2002 è stato il Responsabile dell’Ufficio Stampa della Maxicono e, nel 2002-2003,, Responsabile dell’Ufficio Stampa del Parma A.C. (in “prestito” da Teleducato). Nel 2005 è divenuto “Caposervizio” in cronaca de L’Informazione di Parma, assunto a tempo indeterminato. Nell’agosto dello stesso anno la chiamata a SportItalia decidendo di lasciare la certezza del contratto a tempo indeterminato per mettersi in gioco. Contemporaneamente a SportItalia ha fatto ore e ore di telecronache su Eurosport. Dal 2007 è passato a Sky (sempre da free-lance) dove ha potuto lavorare su quanto di meglio lo sport esprima, comprese le Olimpiadi di Londra 2012. Attualmente collabora anche con la Federbaseball e la Federgolf.

Contro il Sassuolo, i rossoblù saranno privi di Morleo e Cristaldo. I neroverdi, dal canto loro, dovranno fare a meno di Berardi. Supponiamo uno scambio di ruoli, se fossi al posto di Ballardini che Bologna schiereresti?
“Così com’è il Bologna è una squadra che deve difendere a 3, per caratteristiche tecniche e tattiche dei giocatori. Di sicuro, contro il Sassuolo che, tornato Do Francesco, presumibilmente, giocherà a 4 in difesa, non si può giocare con una unica punta quindi, fatta eccezione per la sostituzione naturale di Morleo con Cech, per il resto porterei Kone a centrocampo a fare la mezzala e metterei Bianchi e Moscardelli davanti”.

Il tecnico rossoblù Ballardini ha portato gioco, un modulo tattico ed ha registrato la difesa. Unico problema la poca incisività in fase offensiva. Come si può sopperire a tale carenza?
“Non sono così sicuro di poter affermare che Ballardini abbia portato gioco: peraltro si deve specificare che cosa significhi gioco. Per di più, fatto salvo un miglior rendimento difensivo, il rendimento generale non è particolarmente diverso da prima: 0.875 punti di media a partita per Ballardini, contro gli 0.833 di Pioli. Per quel che riguarda l’attacco il problema è congenito rispetto alla costruzione della squadra, che fu allestita per giocare con un modulo che prevedeva Diamanti più Bianchi. Ora, al di là delle difficoltà iniziali di Bianchi, le operazioni del mercato estivo sembrano lontane anni luce, ma il problema di una rosa offensiva non particolarmente adatta all’obiettivo finale rimarrà fino alla fine, purtroppo”.

Lunedì Eusebio Di Francesco è tornato sulla panchina neroverde. A tuo avviso questo porterà una scossa immediata?
“Sicuramente il Sassuolo ha commesso l’errore di esonerarlo. Quando a Gennaio hanno rivoluzionato la squadra con 11 acquisti avrebbero dovuto tenerlo. Perché cambiare completamente la squadra e anche l’allenatore era un’arma a doppio taglio e tale si è dimostrata. O tutti i giocatori, o l’allenatore: non entrambi. Ora che è tornato, sono certo darà una grande scossa”. per quel che riguarda punti di forza e punti deboli direi che al momento è tutto in fase negativa, l’unico vero punto di forza potrebbe essere la grande esperienza di giocatori come: Cannavaro, Brighi, Biondini, Floccari, Floro Flores. I punti deboli sono tutti legati alla situazione di pressione psicologica. è una squadra in sofferenza da quel punto di vista”.

 

Berardi, oltre ai tre turni di squalifica non è stato convocato nell’U21 per il codice etico. Concordi con tale decisione?

“Concordo pienamente. A patto però che la legge sia uguale per tutti e mi sembra che come al solito, visto che siamo in Italia, finora non sia stato così”.

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